Prisma e plusvalenze, le date della Juve
A prescindere dalle effettive colpe (o meno) della Roma, della Lazio e della Salernitana... resta il fatto che tutto questo fermento della giustizia attorno al mondo del calcio lascia intendere come verosimilmente l’ormai annoso tema delle regolamentazioni ad hoc debba essere affrontato in maniera netta, una volta per tutte. La Juventus, comunque, per ciò che la riguarda, s’appresta ad avere una prima risposta pressoché definitiva e inappellabile su uno (plusvalenze) dei vari filoni di inchiesta che la vedono coinvolta. C’è l’inchiesta Prisma, innanzitutto, della Procura di Torino, che ha portato alle dimissioni della dirigenza della gestione Agnelli. I reati contestati ai 16 indagati sono: falso delle comunicazioni sociali; false comunicazioni rivolte al mercato; ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza; aggiotaggio e uso di fatture per operazioni inesistenti. L’udienza preliminare è stata rinviata al 10 maggio.
Chiné, il Collegio di Garanzia Coni, la Corte Federale
Eppoi ci sono le due inchieste avviate dal Procuratore Federale Giuseppe Chiné. Per ciò che riguarda il filone delle plusvalenze, dicevamo, dovremmo essere al dunque: il 19 aprile (o al più tardi il 20 o 21) il Collegio di garanzia dello Sport si esprimerà in merito alla legittimità, o meno, della penalizzazione di 15 punti e delle inibizioni inflitte dalla Corte Federale d’Appello ai bianconeri. Il Collegio di garanzia potrà accogliere il ricorso e dunque cancellare il meno 15 e le inibizioni; oppure respingere il ricorso e confermare tutte le pene; o ancora, infine, potrà accogliere il ricorso dei bianconeri con rinvio, facendo dunque in modo che (tempistiche di trenta giorni al massimo) la Corte federale d’appello riformuli le pene considerando alcune eccezioni avanzate.