Juve, Iachini difende Vlahovic: “Se non stai bene, sei il fratello brutto”

L’ex tecnico della Fiorentina esaltò il serbo nei viola: "Dusan ha un fisico importante, serve tempo per ritrovare la forma. Segna meno pure Immobile per i ko”

FIRENZE - «Salvate il soldato Dusan? State certi che sarà lui stesso a salvarsi e a ripartire con il supporto della Juventus che non dovrà mai mancare. È un ragazzo forte, sta vivendo una stagione diffi cile ma ne verrà fuori. Non si può rinunciare a uno come lui». La carezza di Beppe Iachini ad uno degli allievi prediletti, capace di segnare col tecnico marchigiano a Firenze più di una ventina di gol a cavallo di due annate complicate fra la pandemia (il Covid fermò anche Vlahovic) e problemi di classifica per la Fiorentina di allora. «Leggo e sento tante critiche nei suoi confronti perché sta segnando poco. Ma a tutti gli attaccanti capitano periodi così, è un ruolo che si misura con il gol ma contano pure le prestazioni. E vedendo le ultime di Dusan mi pare in ripresa» afferma Iachini a Tuttosport. «La pubalgia non gli ha consentito di allenarsi con continuità - aggiunge - e ciò non lo aiuta anche per la struttura fisica importante. Poi c’è stato il Mondiale. Quando Vlahovic era a Firenze con me dopo il Covid ebbe bisogno di tempo per ritrovare la forma ma sentiva la mia fiducia e lui ne aveva tanta in se stesso, andava via per ultimo dall’allenamento perché voleva sempre imparare. Appena stette meglio dimostrò pur giovanissimo le sue doti. Ma appunto per rendere al meglio, e ciò vale per tutti, devi stare bene. Sennò, come dico sempre, in campo va il fratello brutto».

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La Juve e la crisi di Vlahovic, nessun allarme

Per Iachini insomma non è il caso di lanciare allarmi. «Prendete Immobile, è stato per anni il capocannoniere ma in questa stagione sta segnando meno per problemi che lo hanno costretto a fermarsi spesso. Però possono bastare 5’ per sbloccarsi e ripartire. Chi sceglie la maglia n.9 è un giocatore diverso da tutti, se sta a lungo senza far gol finisce nell’occhio del ciclone. Ma non posso essere messi discussioni giocatori come Ciro o Dusan». Nel caso di Vlahovic possono servire allenamenti particolari? L’ex tecnico viola che sta studiando la Premier in attesa di nuovi progetti dopo aver rifiutato offerte di club di A e B scuote la testa: «Dusan ha solo bisogno di allenarsi con regolarità e continuare a sentire fiducia e pazienza. E’ questo, mi permetto di dire, che deve fare la Juve. Ma, per come lo sta gestendo, Allegri lo sa bene. Come sa che agli attaccanti capitano periodi così. Io ho allenato anche Icardi, Belotti, Dybala, durante i momenti bui dicevo loro di non abbattersi, di continuare a lavorare con tenacia. La Juventus non può rinunciare a uno come Vlahovic, è un ragazzo di valori e un giocatore generoso che ti aiuta sempre. E può crescere ancora. Ora va solo capito e supportato». Anche perché, ribadisce Iachini, ha i mezzi per uscire dalla crisi: «Grazie alla sua personalità ne verrà fuori, la ruota di un attaccante può girare da un momento all’altro, basta crederci, spingere e non farsi condizionare. La squadra lo deve aiutare di più? Non mi permetto di entrare in questioni tecniche. Semmai, al contrario di qualcuno, non ho mai pensato che a Dusan pesi l’essere costato molto o giocare in un club come quello bianconero. Ripeto, lui deve solo stare bene. È questo che adesso gli manca. Più del gol».

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FIRENZE - «Salvate il soldato Dusan? State certi che sarà lui stesso a salvarsi e a ripartire con il supporto della Juventus che non dovrà mai mancare. È un ragazzo forte, sta vivendo una stagione diffi cile ma ne verrà fuori. Non si può rinunciare a uno come lui». La carezza di Beppe Iachini ad uno degli allievi prediletti, capace di segnare col tecnico marchigiano a Firenze più di una ventina di gol a cavallo di due annate complicate fra la pandemia (il Covid fermò anche Vlahovic) e problemi di classifica per la Fiorentina di allora. «Leggo e sento tante critiche nei suoi confronti perché sta segnando poco. Ma a tutti gli attaccanti capitano periodi così, è un ruolo che si misura con il gol ma contano pure le prestazioni. E vedendo le ultime di Dusan mi pare in ripresa» afferma Iachini a Tuttosport. «La pubalgia non gli ha consentito di allenarsi con continuità - aggiunge - e ciò non lo aiuta anche per la struttura fisica importante. Poi c’è stato il Mondiale. Quando Vlahovic era a Firenze con me dopo il Covid ebbe bisogno di tempo per ritrovare la forma ma sentiva la mia fiducia e lui ne aveva tanta in se stesso, andava via per ultimo dall’allenamento perché voleva sempre imparare. Appena stette meglio dimostrò pur giovanissimo le sue doti. Ma appunto per rendere al meglio, e ciò vale per tutti, devi stare bene. Sennò, come dico sempre, in campo va il fratello brutto».

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