La Juve e la crisi di Vlahovic, nessun allarme
Per Iachini insomma non è il caso di lanciare allarmi. «Prendete Immobile, è stato per anni il capocannoniere ma in questa stagione sta segnando meno per problemi che lo hanno costretto a fermarsi spesso. Però possono bastare 5’ per sbloccarsi e ripartire. Chi sceglie la maglia n.9 è un giocatore diverso da tutti, se sta a lungo senza far gol finisce nell’occhio del ciclone. Ma non posso essere messi discussioni giocatori come Ciro o Dusan». Nel caso di Vlahovic possono servire allenamenti particolari? L’ex tecnico viola che sta studiando la Premier in attesa di nuovi progetti dopo aver rifiutato offerte di club di A e B scuote la testa: «Dusan ha solo bisogno di allenarsi con regolarità e continuare a sentire fiducia e pazienza. E’ questo, mi permetto di dire, che deve fare la Juve. Ma, per come lo sta gestendo, Allegri lo sa bene. Come sa che agli attaccanti capitano periodi così. Io ho allenato anche Icardi, Belotti, Dybala, durante i momenti bui dicevo loro di non abbattersi, di continuare a lavorare con tenacia. La Juventus non può rinunciare a uno come Vlahovic, è un ragazzo di valori e un giocatore generoso che ti aiuta sempre. E può crescere ancora. Ora va solo capito e supportato». Anche perché, ribadisce Iachini, ha i mezzi per uscire dalla crisi: «Grazie alla sua personalità ne verrà fuori, la ruota di un attaccante può girare da un momento all’altro, basta crederci, spingere e non farsi condizionare. La squadra lo deve aiutare di più? Non mi permetto di entrare in questioni tecniche. Semmai, al contrario di qualcuno, non ho mai pensato che a Dusan pesi l’essere costato molto o giocare in un club come quello bianconero. Ripeto, lui deve solo stare bene. È questo che adesso gli manca. Più del gol».