Juve, fondamentale qualificarsi in Champions League ma...
L’obiettivo di arrivare tra le prime quattro è dirimente per i conti del club e, di conseguenza, per evitare che la crescita tecnica attraverso il miglioramento della rosa (il mercato, sostenibile fin che volete, ma il mercato) subisca un ulteriore stop. Allegri continua a respingere, con valide sottostanti tecniche (il giochino è sempre il solito: quanti titolari della Juve lo sarebbero automaticamente in Inter, Milan e Napoli?) la narrazione secondo cui la Juve sia candidata principe alla vittoria dello scudetto e ribadisce come il successo sarà quello di arrivare tra le prime quattro. Poi, certo, se a marzo il mischione si rivelerà ancora tale e le Coppe toglieranno energie alle avversarie, allora nulla sarebbe precluso a una squadra che dovrebbe aver guadagnato sempre più in consapevolezza tecnica e personale e che potrà gestire al meglio le energie. Ma l’attenzione va tenuta alta, perché il crinale è davvero sottile e quel quarto posto, come disse il coach per antonomasia in maniera ineguagliabile, è "la differenza tra vivere o morire".