14’ in 3 mesi, titolare in finale di Coppa Italia: Juve, la carta Allegri

Mercoledì, contro l’Atalanta, la squadra bianconera può tornare ad alzare un trofeo dopo 1092 giorni: Locatelli squalificato, Danilo stringe i denti

TORINO - Sembra passata un’epoca dall’ultimo trofeo sollevato al cielo dalla Juventus. E in parte è così. Mercoledì prossimo, notte della finale di Coppa Italia contro l’Atalanta, saranno trascorsi 1092 giorni dalla rabbiosa gioia esternata da Gigi Buffon il 19 maggio 2021. Corsi e ricorsi storici, il capitano bianconero nell’occasione stringeva tra le mani proprio la Coppa Italia. Vinta nei minuti precedenti proprio contro l’Atalanta. Tra una settimana, insomma, sarà differente soltanto la location: allora il Mapei Stadium di Reggio Emilia, questa volta l’Olimpico di Roma. Teatro in cui i bianconeri ambiscono a interrompere la striscia negativa. Che inizia a essere lunghetta in senso assoluto, figurarsi per gli standard pretesi alla Continassa.

La Salernitana e poi la Coppa Italia

All’indomani del pareggio ottenuto proprio all’Olimpico contro la Roma, Allegri ha iniziato a lavorare in vista della settimana più importante della stagione, se non altro per i verdetti che può portare con sé. Uno è assicurato, in un senso o nell’altro. E uno è auspicato, dato che la vittoria casalinga contro la già retrocessa Salernitana, nel tardo pomeriggio di domenica, garantirebbe ai bianconeri l’aritmetica qualificazione alla prossima Champions League. Già, di mezzo c’è l’impegno con i campani e in nessun modo potrà essere sottovalutato. Vietato allentare la tensione, insomma, e non è detto che sia un male per il modo di ragionare del tecnico bianconero. Che si affiderà ai migliori interpreti a disposizione, senza tanti calcoli, perché la “fiche” europea da 80 milioni di euro è troppo importante da raggiungere. Ma che, se la partita si mettesse in discesa, sta già pensando di concedere almeno uno spezzone di riposo ai suoi big, per rifiatare in vista di un atto finale di Coppa Italia che arriverà appena tre giorni dopo il triplice fischio dello Stadium.

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Nicolussi Caviglia al posto di Locatelli

I deludenti risultati delle ultime settimane impediranno alla Juventus di presentarsi davanti ai propri tifosi, tra quattro giorni, con l’obiettivo Champions già acquisito. Ma l’occasione potrà essere sfruttata, se non altro, per sollevare il morale della truppa sulla strada verso la gara con l’Atalanta. Tagliare il traguardo nella giornata di domenica renderebbe più leggero l’animo dei bianconeri, trovare o ritrovare la gioia personale del gol aiuterebbe le bocche di fuoco in attacco. In più, la partita con la Salernitana potrebbe far comodo ad Allegri per affinare un paio di soluzioni a pochi giorni dall’incrocio con Gasperini.

Il cruccio principale riguarda le modalità attraverso le quali colmare il vuoto lasciato in mezzo al campo dallo squalificato Locatelli. La soluzione più naturale porta a Nicolussi Caviglia, che già l’aveva sostituito in situazioni delicate come la sfida d’andata in campionato contro l’Inter, ma il classe 2000 ha trascorso appena 14’ in campo negli ultimi tre mesi: il match dello Stadium, in questo senso, potrebbe rivelarsi prezioso per ridargli ritmo. A lui e a chi dovesse sostituire Danilo in difesa, qualora il capitano non recuperasse per tempo. Alex Sandro è sulla via del rientro, Rugani scalpita dopo le ultime cinque panchine di fila.

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TORINO - Sembra passata un’epoca dall’ultimo trofeo sollevato al cielo dalla Juventus. E in parte è così. Mercoledì prossimo, notte della finale di Coppa Italia contro l’Atalanta, saranno trascorsi 1092 giorni dalla rabbiosa gioia esternata da Gigi Buffon il 19 maggio 2021. Corsi e ricorsi storici, il capitano bianconero nell’occasione stringeva tra le mani proprio la Coppa Italia. Vinta nei minuti precedenti proprio contro l’Atalanta. Tra una settimana, insomma, sarà differente soltanto la location: allora il Mapei Stadium di Reggio Emilia, questa volta l’Olimpico di Roma. Teatro in cui i bianconeri ambiscono a interrompere la striscia negativa. Che inizia a essere lunghetta in senso assoluto, figurarsi per gli standard pretesi alla Continassa.

La Salernitana e poi la Coppa Italia

All’indomani del pareggio ottenuto proprio all’Olimpico contro la Roma, Allegri ha iniziato a lavorare in vista della settimana più importante della stagione, se non altro per i verdetti che può portare con sé. Uno è assicurato, in un senso o nell’altro. E uno è auspicato, dato che la vittoria casalinga contro la già retrocessa Salernitana, nel tardo pomeriggio di domenica, garantirebbe ai bianconeri l’aritmetica qualificazione alla prossima Champions League. Già, di mezzo c’è l’impegno con i campani e in nessun modo potrà essere sottovalutato. Vietato allentare la tensione, insomma, e non è detto che sia un male per il modo di ragionare del tecnico bianconero. Che si affiderà ai migliori interpreti a disposizione, senza tanti calcoli, perché la “fiche” europea da 80 milioni di euro è troppo importante da raggiungere. Ma che, se la partita si mettesse in discesa, sta già pensando di concedere almeno uno spezzone di riposo ai suoi big, per rifiatare in vista di un atto finale di Coppa Italia che arriverà appena tre giorni dopo il triplice fischio dello Stadium.

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Nicolussi Caviglia al posto di Locatelli