Lazio, ecco Simone Inzaghi: a 40 anni sulle orme di Filippo

Filippo però aveva preso il Milan a inizio stagione, il nuovo tecnico dei biancocelesti, invece, è subentrato a campionato in corso, nel tentativo di ridare dignità a una squadra che si è persa progressivamente durante la stagione
Lazio, ecco Simone Inzaghi: a 40 anni sulle orme di Filippo© LaPresse

TORINO - Quarant'anni da ricordare a lungo. Sono quelli compiuti da Simone Inzaghi, che li ha festeggiati dirigendo il primo allenamento da tecnico della Lazio: era oggettivamente difficile trovare un regalo più adatto a un ex calciatore che si è reinventato una carriera in panchina. Come un bambino che scarta il pacco e vi trova dentro un pallone. Inzaghi sta seguendo le orme di Filippo, il fratello più grande: attaccante di rapina come lui, allenatore di una Primavera come lui, tecnico di una prima squadra come lui. Con una differenza, sostanziale: Pippo aveva preso il Milan a inizio stagione, Simone è subentrato a campionato in corso, nel tentativo di ridare dignità a una squadra che si è persa progressivamente durante la stagione. L'annata della Lazio è stata una serie di occasioni perse. All'eliminazione dai playoff di Champions League per mano del Bayer Leverkusen hanno fatto seguito l'uscita in Coppa Italia e quella in Europa League, senza dimenticare la caduta estiva nella Supercoppa italiana contro la Juventus.

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Questo mentre il campionato si è rivelato un cammino senza squilli, fatto di prestazioni incolori fino alla botta nel derby che ha messo alla porta Stefano Pioli. Scegliere Inzaghi junior è stata la soluzione più comoda per Claudio Lotito. Ce l'aveva in casa, come aveva già fatto a Salerno quando aveva cacciato Vincenzo Torrente per mettere in sella il contrattualizzato Leonardo Menichini. Ora è tutto nelle mani di Simone, che con la Primavera ha dimostrato di saper essere un vincente. Il futuro della Lazio ha da tempo il volto di Sinisa Mihajlovic che, per ironia della sorte, si siederebbe per la seconda volta su una panchina su cui lo aveva preceduto un Inzaghi, come successo al Milan con Filippo. Ma se il più piccolo dei fratelli riuscisse a risollevare la squadra nel finale di campionato, guadagnerebbe una buona fetta di stima generale con cui proporsi la prossima stagione per una prima squadra. E il regalo per i 40 anni assumerebbe un altro significato, ancora più importante.

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