Milan, il pareggio con la Roma non giustifica l'eccesso di critiche

I Campioni d'Italia, già negli ottavi di Champions League, sono secondi in classifica con la Juve, in questo inizio 2023 hanno vinto a Salerno e sono stati raggiunti in extremis dalla Roma, totalizzando 4 punti in 2 partite. La delusione per la mancata vittoria sui giallorossi è comprensibile, tuttavia, da qui a bocciare in toto sia l'operato di Pioli sia la strategia di mercato della società ce ne corre. Ecco perché.
Milan, il pareggio con la Roma non giustifica l'eccesso di critiche© www.imagephotoagency.it

Se il mitologico marziano di Flaiano fosse un tifoso rossonero e oggi piombasse a Casa Milan, si domanderebbe se la squadra del cuore sia ultima in classifica o, al massimo, penultima. Quesito pertinente, a giudicare dall'eccesso di critiche piovutele addosso dopo il 2-2 interno con la Roma, che la Roma ha orgogliosamente acciuffato in extremis, grazie alla micidiale capacità di sfruttare i calci piazzati. Dagli strali su Pioli, tacciato di avere sbagliato sia la gestione tattica dell'incontro sia i cambi, alla messa in discussione dell'intera strategia di mercato del club. Come se Pioli in questi tre anni non avesse firmato un capolavoro di tecnica e di tattica applicata alla letterale rifondazione della squadra.

Come se Maldini e Massara non fossero fra gli artefici della rinascita rossonera, culminata nel diciannovesimo scudetto, nel ritorno fra i primi sedici club della Champions e non avessero impostato un lavoro ad ampio raggio per arrivare sempre più in alto. Al tempo. In questo inizio 2023, il Milan ha vinto a Salerno e ha pareggiato con la Roma, è secondo in classifica a 7 punti dal Napoli capolista, tanti quanti ne accusa la Juve, il 14 febbraio a San Siro affronterà il Tottenham nella prima delle due sfide europee. È vero: conta 2 punti in meno rispetto alla diciassettesima giornata di un campionato fa e De Ketelaere, il grande acquisto estivo da 35 milioni di euro, preso perché diventasse titolare, al momento è ancora prigioniero del suo talento.

Ibrahimovic sta lavorando sodo per esserci contro gli Spurs. Origi ha bisogno di giocare per ritrovare la migliore condizione, dopo infortuni e ricadute; Dest, Vranckx e Thiaw sono giovani che conosceranno il loro futuro rossonero a fine stagione e non sono titolari quali, ad esempio, Calabria che dopo la Roma ha parlato da capitano ("Siamo arrabbiati e delusi per il risultato, ma non pensiamo minimamente che sia tutto sprecato. Questa squadra non ha paura delle sfide. Testa alta e avanti tutta"). Lucida, come sempre, l'analisi di Pioli ("Ci siamo incasinati la vita da soli. Ai miei dirò di continuare così, ma che le partite finiscono al minuto 95"). Dal 21 luglio 2018, da quando il fondo Elliott subentrò alla proprietà Yonghong Li, il Milan è letteralmente risorto, coniugando i risultati sportivi al risanamento del bilancio, sino all'avvento di RedBird ed esaltando il gioco di squadra e società. Non può essere un pareggio a San Siro, maturato in extremis, il primo casalingo in questo campionato, a inficiare il giudizio complessivo su un club consapevole che il meglio debba ancora venire.

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