Napoli, Hamsik: «Higuain? Dicevano che saremmo calati»

Per il capitano azzurro l'addio del Pipita non è stato un problema: «Mertens ha fatto una stagione eccezionale, sostituendolo in tutto e per tutto». Poi svela: «In passato ho rifiutato Juve e Milan perché non mi sentivo pronto»
Napoli, Hamsik: «Higuain? Dicevano che saremmo calati»© FOTO MOSCA

TORINO - «Lo scudetto è il nostro obiettivo stagionale anche se quest'anno il campionato sarà più equilibrato, siamo almeno in cinque a puntare al primo posto». Marek Hamsik non si nasconde e lo fa in un'intervista alla rivista tedesca Kicker. Il capitano azzurro ha parlato a lungo di Maradona e del suo record di 115 gol con il Napoli. Allo slovacco mancano solo due reti per raggiungerlo. «Spero tanto di battere il record - ha detto Hamsik -. Maradona qui è Dio e sarebbe splendido stare davanti a uno così. Vedere il nome 'Hamsik' prima di quello 'Maradona deve essere meraviglioso. Però ovviamente non posso paragonarmi a lui. Sarebbe pazzesco ottenere il record e vincere lo scudetto col Napoli tutto in un'unica annata. Diciamo che al momento però mi basta strappare il record a Maradona» ha continuato. Si è toccato anche il tema Higuain: «In molti pensavano che con il suo addio saremmo calati di rendimento, eppure ce l’abbiamo fatta. Mertens ha occupato la sua posizione e ha fatto una stagione eccezionale. Spero che quest’anno faccia ancora meglio. È riuscito comunque a rimpiazzare, per il momento, Higuain in tutto e per tutto».

CHAMPIONS E...RIFIUTI - «In Europa – ha spiegato parlando di Champions - non abbiamo pescato un girone di ferro, ma le squadre sono tutte buone. Lo Shakhtar ha molta esperienza e il Feyenoord è campione d'Olanda, il che è significativo. La Champions non è il nostro obiettivo, ma se stiamo attenti e non sbagliamo le partite chiave possiamo far meglio dell'anno scorso». Poi l’elogio a Sarri: «In questi due anni siamo cresciuti tantissimo. È un motivatore perfetto, un ottimo psicologo, bravissimo nei rapporti. Un modo così minuzioso di preparare le partite inoltre non lo avevo mai visto. Sappiamo tutto degli avversari, ma ci ripete sempre che dobbiamo giocare comunque il nostro calcio. Perché solo così ci divertiamo davvero». Ultimo passaggio sul futuro: «Nel calcio è difficile dirlo, perché non si sa mai cosa accade. Io comunque non penso a lasciare Napoli. In passato ho rifiutato offerte di Juventus e Milan perché non mi sentivo pronto. Ma sono contento di essere qui. Sia dal punto di vista professionale che da quello umano. Potrei anche finire la carriera qui, magari dopo aver vinto uno scudetto. Ma spero di non dover aspettare i 40 anni».  

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