Liverani: "Inter costruita per vincere tutto, ma la Salernitana ha fame"

Il neotecnico del club campano ha presentato la sfida contro i nerazzurri di Inzaghi primi in classifica: le dichiarazioni

SALERNO - Vigilia della gara contro l'Inter, Liverani prova a dare la carica in un match più che proibitivo per la Salernitana. Il neo tecnico granata parla attraverso l'organo ufficiale della società: "Domani affrontiamo una squadra dall'altissimo valore tecnico in ogni suo effettivo che sta collezionando tutti i record possibili in questo campionato -afferma il neo tecnico della Salernitana -. L'Inter ha una rosa costruita per vincere tutto, ma questo non vuol dire che nella partita secca non possiamo giocarcela. Le difficoltà di questa gara non cambiano quello che deve essere il nostro percorso che dobbiamo creare mattoncino su mattoncino a partire già dalla gara di domani. Servirà una partita di voglia e sacrificio, dobbiamo essere compatti e cercare di sfruttare le occasioni che capiteranno per fare male". Una prima da far tremare i polsi con le difficoltà che non sono solo quelle di affrontare una squadra schiacciasassi.

"Salernitana in debito coi tifosi"

"Paradossalmente il problema più grande di questi primi giorni di lavoro è stato avere a disposizione una settimana corta perché si gioca già domani e abbiamo avuto solamente tre giorni di allenamento più la rifinitura di questa mattina - conclude Liverani -. La squadra ha recepito un tipo di lavoro un po' differente con grande voglia e attenzione. Adesso il metro di giudizio e lo specchio del lavoro quotidiano sarà la partita. Abbiamo alcuni giocatori da gestire e domani servirà una prestazione importante con grande attenzione e voglia di dare tutto. Questa piazza è stata sempre trascinata da una fame e una voglia di calcio in ogni categoria, chi fa calcio come me da tanti anni conosce benissimo la forza della tifoseria di Salerno e la loro scelta di trascinare la squadra fino alla fine dimostra grande maturità. Come ho già detto nel corso della presentazione siamo noi a dover dare qualcosa alla nostra gente perché siamo in debito".

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