Mihajlovic: «Torino, voglio la qualificazione. Maksimovic e Padelli giocano»

L'allenatore granata alla vigilia della Coppa Italia con la Pro Vercelli. In porta torna il più esperto. «Serve lo spirito da Toro»
Mihajlovic: «Torino, voglio la qualificazione. Maksimovic e Padelli giocano»© LaPresse

TORINO - E’ il debutto ufficiale del Toro di Sinisa Mihajlovic. Contro la Pro Vercelli, nel terzo turno di Coppa Italia, allo stadio Grande Torino, i granata dovranno superare un esame doppiamente impegnativo. Primo perché gli avversari sono allenati dall’ex Moreno Longo che avrà infuso gran voglia di compiere l’impresa, secondo perché gli infortunato sono tanti e il mercato aperto non regale equilibrio. Si parte dal rebus portiere. «Tocca a Padelli, poi vediamo (Gomis nonn è piaciuto, ndr). Maksimovic? Dopo il mio avvertimento ha fatto sempre bene. A Lisbona è stato uno dei migliori. Poi ha avuto un piccolo contrattempo fisico, ma  parte dal primo minuto», rassicura il tecnico serbo. Che su mercato alza il muro. «Non voglio assolutamente parlare di mercato. Lasciamo lavorare Petrachi tranquillo. Non voglio parlare di mercato e campionato:  abbiamo una partita di Coppa Italia e parliamo di quella. Gli infortuni fanno parte del gioco, per il resto la squadra sta abbastanza bene. Poi nel calcio ci stanno i traumi di gioco: è successo il più grave a Zappacosta, che comunque contiamo di recuperare presto. Bruno Peres deve migliorare molto in fase difensiva. Si sta applicando nel migliorare e nel fare ciò che gli chiediamo, come tutti gli altri compagni. Belotti sta bene: dopo un leggero attacco febbrile  si è allenato col gruppo. Affrontiamo la Pro Vercelli, con massimo impegno e rispetto. Il pre campionato è andato bene, ora arrivano le partite che contano, dobbiamo ottenere questa qualificazione a tutti i costi. ome diceva Boskov, nel calcio si può vincere o perdere o pareggiare, ma credo che se facciamo bene il nostro lavoro domani vinciamo. Credo che la Pro Vercelli verrà qui a giocare la miglior partita possibile per fare bella figura. Molto dipenderà da noi: domani abbiamo tutto da perdere e non vogliamo fare brutte figure. Serve lo spirito da Toro».

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VENTURA DA CANCELLARE - Ancora Miha: «E’ chiaro che nessuno ha la bacchetta magica e non si possono cancellare cinque anni di lavoro in un mese e mezzo, ma la squadra sta lavorando bene. Non sottovaluteremo nessun avversario e nessuna partita. Daremo sempre il massimo partita per partita, senza fare calcoli, e poi vedremo dove sapremo arrivare». Sugli ultimi arrivati: «Lukic e Gustafson sono due ragazzi giovani che non possono essere pronti subito. Contiamo su di loro e li abbiamo presi per il futuro. Sono appena arrivati in gruppo e stanno lavorando bene. Tachtsidis invece è più grande ed è a disposizione, vedremo quanto spazio potrà avere».

SUI GIOVANI E NON - «Barreca? Non è detto che giochi lui. Non è l’unico in rosa che può fare il terzino sinistro, ci sono anche Silva e Moretti. Lui sicuramente si è allenato sempre al massimo, applicandosi bene in tutto ciò che gli veniva chiesto. Boyè? E’uno con qualità, fame e tanta voglia di arrivare. Il problema è che non parla ancora bene italiano, ma sono certo che migliorerà anche da quel punto di vista. Iago? Non si è allenato normalmente nella rifinitura. Non c’è nulla da segnalare, vedremo se domani scenderà in campo».

LA FASCIA - «Sul capitano dico che non è una cosa che mi riguarda. Dovete chiederlo ai calciatori, per me basta che ci siano undici giocatori pronti a scendere in campo». Vives e Moretti al fianco del mister: «La fascia di capitano è l’ultimo dei pensieri. Non c’è la necessità di scegliere un leader determinato, perché siamo un gruppo unito in cui tutti si aiutano l’uno con l’altro».

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