TORINO - Zapata vede il Napoli e si scatena. Perché l’attaccante colombiano con la società azzurra ha il dente avvelenato. Acquistato dall’Estudiantes de La Plata nel 2013, il bomber ha indossato per due stagioni la maglia del Napoli con un bilancio complessivo di 37 presenze e 11 gol. Un periodo d’ambientamento al nostro calcio e alle nostre abitudini prima di decollare altrove. I campani scelsero di non aspettarlo e nella seconda annata lo misero addirittura ai margini. Nel ritiro precampionato Maurizio Sarri, d’intesa con il presidente Aurelio De Laurentiis, lo tenne fuori dal progetto senza fargli disputare neppure un minuto delle amichevoli.
Le statistiche del passato e il dente avvelenato con il Napoli
Giorni mortificanti che l’attaccante non ha dimenticato. Alla fine venne ceduto in prestito all’Udinese. Con i friulani raccolse 63 presenze e realizzò 8 gol. Poi il passaggio alla Sampdoria (31 partite e 11 reti) e alla fine la scelta dei blucerchiati di cederlo all’Atalanta per 26 milioni (12 per il prestito biennale e 14 per l’obbligo di riscatto). Percassi e Gasperini scelsero bene, visto che con la Dea Duvan ha realizzato 69 reti in 153 partite fino a trascinare la squadra in Europa passando dalla porta principale della Champions League. Ecco perché, tornando a quell’estate a Dimaro, in Trentino, Zapata ha il dente avvelenato con il Napoli che non ha creduto in lui. Negli anni a venire, contro i campani ha segnato 4 gol e servito 6 assist, sconfiggendoli 6 volte. Non male, no? Adesso ritrova il Napoli da avversario in una partita che per i granata riveste un’importanza particolare dopo che hanno incassato la miseria di un punto tra Udinese e Fiorentina. Finora con il Toro il colombiano ha realizzato 4 gol e firmato un assist. Punta alla doppia cifra ma, soprattutto, a portare il Toro in Europa.
Toro, Zapata e il Napoli: tanta voglia di vendicare quello sgarbo