Allenatore Torino, Cairo vuole un top per il dopo Juric: i nomi in lista

La deludente gara contro il Frosinone ha accelerato la ricerca del nuovo tecnico granata: cosa può succedere
Allenatore Torino, Cairo vuole un top per il dopo Juric: i nomi in lista© LAPRESSE

TORINO - Il 3 maggio, in occasione di Torino-Bologna, la società granata ha deciso di vendere i biglietti ad un euro per chi ha assistito alla sfida contro il Frosinone. Lo 0-0 contro i laziali ha lasciato un segno profondo all’interno del club e questa scelta, anche se ufficialmente non sarà mai confermata, spinge a pensare che l’avventura di Juric al Torino sia finita al termine dei 90 minuti contro la formazione di Di Francesco. Del resto alla fine della partita Urbano Cairo, molto stizzito, si era lasciato andare ad un’affermazione che non lasciava dubbi: «Non ho niente da dire, sono deluso». E quel niente da dire la dice lunga sullo stato d’animo del presidente che qualche ora dopo ha dato il via all’iniziativa di risarcire la gente di fede granata per quello spettacolo indegno offerto dalla squadra sul piano del (non) gioco e di un risultato mortificante che molto probabilmente ha tolto definitivamente il Toro dalla corsa all’Europa, spingendolo addirittura al 10º posto.

Juric, il rapporto con Cairo

L’ultima prestazione, dunque, è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. I rapporti tra Cairo e Juric erano già ai minimi storici tant’è che Davide Vagnati stava sondando diversi allenatori per la prossima stagione. L’idea del presidente è quella di andare sul sicuro e prendere un top visto che su Juric ha investito due milioni netti (quasi 4 al lordo) per tre anni. Una spesa ingente che non ha portato a niente: tante parole, molte promesse e niente fatti concreti. E oltre ai risultati calcistici in più di una circostanza il numero uno del club ha dovuto metabolizzare le costernazioni del tecnico, mai contento di niente, che lo hanno portato allo sfinimento.

Toro, obiettivo Italiano

Capitolo Juric chiuso, dunque. E avanti con un altro. L’obiettivo principale è Vincenzo Italiano, 46 anni, che ha praticamente salutato la Fiorentina da tempo, nonostante abbia conquistato risultati importanti sia in Italia sia in Europa. Il tecnico dei viola punta ad una big e sembrava fosse destinato al Napoli. De Laurentiis, però, ha raffreddato di molto l’interessamento nei suoi confronti. Il sogno del produttore cinematografico è quello di arrivare ad Antonio Conte. E le altre squadre Champions sembrano a posto: la Juve deve decidere se confermare Allegri e se non lo farà ha altri obiettivi (Thiago Motta in primis), il Milan punterà su uno straniero se Ibra non riuscirà ad arpionare Conte, la Roma continuerà con De Rossi, la Lazio su Tudor e l’Inter ovviamente non si farà scappare Simone Inzaghi, fresco di scudetto. Restano libere, quindi, panchine di squadre storiche tipo Bologna, Fiorentina e Torino. Tre squadre che si contendono - almeno così sembra - gli stessi tecnici che quest’anno sono riusciti a portare su le proprie squadre.

Cairo, le alternative a Italiano

Ecco perché Urbano Cairo giocherà tutte le sue carte per arrivare a Italiano. Se non ce la dovesse fare virerebbe le proprie attenzioni su Raffaele Palladino che aveva cercato di portare al Toro già due anni fa per consegnargli la squadra Primavera. E il terzo papabile è Alberto Gilardino che non sta rinnovando con il Genoa e si sta guardando attorno. I tre che segue il Toro sono - come detto - anche nel mirino del Bologna mentre la Fiorentina ha contattato sia Palladino sia, soprattutto, Gilardino. A questo punto calano vistosamente le quotazioni di Vanoli del Venezia e Dionisi, esonerato dal Sassuolo per far posto a Ballardini. Questi due potrebbero tornare in gioco soltanto se tutti e tre i preferiti dovessero scegliere altre destinazioni. E a quel punto qualche piccola possibilità, ma proprio piccola, l’avrebbe anche Rino Gattuso che a Marsiglia non è riuscito ad ottenere risultati positivi tant’è che tempo fa è stato esonerato.

Juric, per concludere il discorso, da diverso tempo è in parola con un importante club inglese che milita in seconda divisione: il West Bromwich in questo momento è in zona play off ma difficilmente riuscirà a salire in Premier considerando le squadre che dovrà affrontare. Si tratta di una società che è stata per tanti anni nel campionato inglese più importante ed ha notevoli risorse finanziarie, come del resto grazie ai diritti televisivi hanno tutte le società d’oltremanica.

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