Ceferin: "Sono triste, la Superlega non è aperta ed è fuori dal sistema"

Il presidente Uefa: "L'A22 ha costruito una competizione chiusa, non proveremo a fermarli. Proteggeremo il calcio"

Il presidente della Uefa Aleksander Ceferin ha voluto commentare la sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha stabilito come l'Uefa rappresenti un monopolio che abusa della sua posizione di potere. L'attuale presidente dell'Uefa, dopo il comunicato ufficiale dell'ente, ha dichiarato in video conferenza insieme a Javier Tebas (presidente della Liga) e Nasser Al Khelaifi (presidente dell'ECA): "Mi sento triste nel dover parlare della decisione di oggi della Corte Europeo. Consideriamo la decisione come un'opportunità per migliorare alcuni regolamenti. La cosa più importante è che il calcio rimane unito, lo dimostra il fatto che qui sono presenti tutti i principali rappresentanti del calcio europeo, proteggeremo il nostro mondo da qualsiasi progetto che voglia danneggiarlo".

Ceferini: "Rivedremo e valuteremo"

"Rivedremo e valuteremo se la nostra posizione sulla SuperLeague debba essere rivista. È importante sottolineare che non abbraccia i principi su cui si basa il calcio, quelli del merito sportivo, garantiti solo dalla Uefa. Fifa e Uefa non possono dare una preautorizzazione a nuovi progetti. Ma noi abbiamo sempre detto che puoi essere parte del sistema o puoi non esserlo, è una scelta individuale. Non abbiamo mai detto che non si può andare fuori dal sistema. Non è però possibile essere fuori dal sistema e poi volerne giocare le competizioni. Abbiamo con noi governi nazionali e istituzioni nazionali. Non c'è stato semaforo verde per la Superlega come era stata proposta nel 2021. Il calcio non è in vendita"...

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Ceferin: "Non proveremo a fermarli"

"Il progetto della Superlega non comprende i principi del merito sportivo. Puoi essere o non essere parte del sistema. Il progetto della Superlega presentato oggi è ancora più chiuso di quello presentato nel 2021. Lo abbiamo detto più volte e lo vogliamo ribadire: il calcio non è in vendita. Oggi abbiamo avuto l'ulteriore conferma che quello della Superlega è un progetto chiuso e non aperto. Noi non proveremo a fermarli, non lo abbiamo mai fatto. Loro possono creare quello che vogliono. Io spero che inizino il prima possibile questa competizione con due club. Io spero che sappiano cosa stanno facendo, ma non ne sono sicuro".

Al-Khelaifi: "Non cambierà niente"

"C'è stato molto rumore che io non capisco. Probabilmente alcune persone non hanno visto tutto quello che abbiamo fatto negli ultimi due anni, le riforme delle competizioni, dell'Eca, assieme alla Uefa stiamo davvero cambiando le cose, stiamo riformando tutte le competizioni. Gli altri propongono la Superlega, noi siamo orgogliosi di avere la Champions - aggiunge - Tutti noi che facciamo parte del mondo del calcio europeo continueremo a lavorare con la Uefa su quello che possiamo cambiare nelle competizioni nazionali e internazionali. La giornata di oggi non cambierà niente, ci renderà semmai più forti e migliori".

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Il presidente della Uefa Aleksander Ceferin ha voluto commentare la sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha stabilito come l'Uefa rappresenti un monopolio che abusa della sua posizione di potere. L'attuale presidente dell'Uefa, dopo il comunicato ufficiale dell'ente, ha dichiarato in video conferenza insieme a Javier Tebas (presidente della Liga) e Nasser Al Khelaifi (presidente dell'ECA): "Mi sento triste nel dover parlare della decisione di oggi della Corte Europeo. Consideriamo la decisione come un'opportunità per migliorare alcuni regolamenti. La cosa più importante è che il calcio rimane unito, lo dimostra il fatto che qui sono presenti tutti i principali rappresentanti del calcio europeo, proteggeremo il nostro mondo da qualsiasi progetto che voglia danneggiarlo".

Ceferini: "Rivedremo e valuteremo"

"Rivedremo e valuteremo se la nostra posizione sulla SuperLeague debba essere rivista. È importante sottolineare che non abbraccia i principi su cui si basa il calcio, quelli del merito sportivo, garantiti solo dalla Uefa. Fifa e Uefa non possono dare una preautorizzazione a nuovi progetti. Ma noi abbiamo sempre detto che puoi essere parte del sistema o puoi non esserlo, è una scelta individuale. Non abbiamo mai detto che non si può andare fuori dal sistema. Non è però possibile essere fuori dal sistema e poi volerne giocare le competizioni. Abbiamo con noi governi nazionali e istituzioni nazionali. Non c'è stato semaforo verde per la Superlega come era stata proposta nel 2021. Il calcio non è in vendita"...

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