MotoGp Dorna, Ezpeleta: «Non abbiamo favorito gli spagnoli»

L'amministratore delegato di Dorna elogia Valentino Rossi: «E' un idolo, ha fatto cose straordinarie»
MotoGp Dorna, Ezpeleta: «Non abbiamo favorito gli spagnoli»© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

ROMA - «Nel 2016 accanto alla Direzione gara opererà un nuovo organismo giudicante che avrà la funzione di rilevare le irregolarità e comminare le sanzioni. La Dorna, per evitare il sospetto di conflitti di interesse, non avrà uomini propri in questa nuova istituzione sportiva. La Direzione Gara gestirà l’evento, quindi lì la Dorna ci sarà, ma non si occuperà degli aspetti sanzionatori». Lo ha detto l'amministratore delegato di Dorna Carmelo Ezpeleta in un'intervista esclusiva a Sky Sport. 

DORNA NON STA CON GLI SPAGNOLI - Ezpeleta ha ricordato cosa è avvenuto alla fine dello scorso campionato: «A Valencia, una delle cose che si dicevano, era: “Chiaro, la Dorna, per decisione commerciale, ha preferito gli spagnoli”. Non è così, non ho bisogno di dire come stanno le cose», ha ribadito. «Ma per l’accordo che abbiamo con la FIM, con l’associazione dei team e con tutti, dall’inizio, dal 1992, abbiamo avuto il diritto di essere presenti in quel gruppo che fino ad ora era la Direzione di gara, che sanzionava i team. Noi dobbiamo essere nella Direzione di gara, perché la priorità della Direzione di gara è gestire la gara e noi dobbiamo essere nella gestione della gara. Ma non abbiamo nessun interesse a essere gli arbitri», ha spiegato. 

ROSSI SEMPRE COMPETITIVO - Ezpeleta ha anche parlato di Valentino Rossi. «A me 36 anni non sembrano niente, è giovanissimo. Io ne ho 69. L’importanza è la testa e Valentino ha una testa di un 22enne», ha continuato. «Ho sempre detto che Valentino gareggia unicamente perché gli piace gareggiare e per cercare di vincere. Valentino vale moltissimo. È un idolo mondiale legato alla crescita della MotoGP, soprattutto per il suo valore come pilota. Puoi essere simpaticissimo, ma se non sei così veloce come Valentino non è abbastanza: la gente non ti viene a vedere perché sei simpatico. Valentino ha fatto delle cose straordinarie, come altri piloti, ma il valore del pilota è la sua capacità di guidare, di vincere e di fare delle cose. La gente ha riscoperto con lui il motociclismo. Valentino, in una maniera o nell’altra, rimarrà nel motociclismo. Sicuro», ha concluso.    

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