Jan Feri, a Ravenna è ancora linea verde

Diciannove anni, nel giro delle nazionali giovanili, arriva in A2 fortemente voluto da Marco Bonitta in giallorosso
Jan Feri, a Ravenna è ancora linea verde

RAVENNA- La Consar Ravenna prosegue nella sua politica che vuole dare priorità alla linea verde e lanciare nuovi talenti emergenti. In quest'ottica arriva in giallorosso Jan Feri, schiacciatore di 194 centimetri, nato a Gorizia l’1 febbraio 2004, nel giro della nazionale Juniores di Battocchio, con cui ha sostenuto un collegiale a maggio e nella quale confida di rientrare appena conclusi gli esami di maturità al Liceo scientifico.

LA CARRIERA-

Cresciuto nelle giovanili dell’OK Val Gorizia, società di cui suo padre Ales è stato capitano in B1, ha disputato due annate con il club della sua città in C e due stagioni in B con il CCR Il Pozzo Pradamano. Per uno scorcio di stagione ha giocato in prestito nell’Under 19 della Tinet Prata, con cui ha vinto il titolo regionale e partecipato alla finale nazionale di Agropoli “sfiorando” la Consar.

LE PAROLE DI JAN FERI-

« Non poteva esserci un’occasione migliore per me a questo punto del mio percorso sia perché Ravenna è una piazza splendida per giocare a pallavolo sia perché il progetto sui giovani impostato dal club mi sembra adatto alle mie esigenze di crescita e miglioramento. La prima telefonata con coach Bonitta è stata molto chiara sugli indirizzi e gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Di Bonitta ho sentito parlare molto bene e i colloqui con lui mi hanno confermato quanto mi era stato detto: con lui sicuramente migliorerò sotto tutti i punti di vista ».

A Ravenna Feri troverà come compagni di squadra Bovolenta, Orioli e Bartolucci con cui divide l’esperienza in azzurro.

« Una chiacchierata c’è stata e mi hanno confermato che ho fatto la scelta giusta. Anche il mio procuratore, nel momento in cui si è materializzata l’opportunità di Ravenna, non ha esitato a spingermi verso questa scelta. Sono pronto a mettermi a disposizione del gruppo e dell’allenatore e a ripagare la fiducia che mi è stata concessa ».

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