"Bernardi come Allegri: con lui Novara cambia"

Intervista a Marchioni, dg dell'Igor, che traccia il bilancio della stagione
"Bernardi come Allegri: con lui Novara cambia"© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Una volata lunga otto giornate. L’Igor Volley affronta il derby con Cuneo con la consapevolezza che sarà il 1º gradino di un percorso che porta alla 2ª fase di stagione. La posta in gioco sono i playoff. Il girone di andata ha certificato che Novara è la 4ª forza del campionato. Oggi la squadra del tecnico Lorenzo Bernardi è 3ª e lotta per restare in questa posizione. L’altra posta in palio è la Challenge Cup. Giovedì l’Igor ha sofferto contro Wiesbaden, ma alla fine ha portato a casa i tre punti, mercoledì prossimo le azzurre saranno in Germania per giocarsi l’accesso alla finale. Il bilancio del dg Enrico Marchioni è rivolto agli obiettivi da inseguire: «Non siamo in un momento buono e con Wiesbaden abbiamo giocato male. Però abbiamo trovato la strada della vittoria».

Quanto pesano gli infortuni e la panchina corta?
«Tantissimo. E poi ci sono stati troppi infortuni. Poi ci sono quei problemi cronici che richiedono interventi decisi. È il caso di Caterina Bosetti. L’abbiamo fermata per permetterle di recuperare al meglio. Ci siamo assunti un rischio, perché anche giovedì abbiamo sofferto in ricezione. Speriamo di aver azzeccato le scelte. Però ci manca tanto un posto 4».

Cercate delle sostitute?
«Sì, ma non è facile trovarne. Noi comunque siamo vigili e monitoriamo le situazioni in evoluzione».

Alla luce di questo quadro la Challenge è ancora una scelta giusta?
«Per noi sì. Resta una coppa che ti permette di stare in Europa e confrontarti con il livello continentale. Incontri squadre belle o brutte. Magari vedi delle giocatrici sconosciute che possono essere delle sorprese».

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Quanto vi ha fatto male l’eliminazione da parte di Chieri in Coppa Italia?
«A livello di morale è stato un colpo. Però bisogna essere obiettivi. Chieri ha giocato una partita sublime. Bisogna riconoscerglielo. Abbiamo provato a rientrare nel quarto set, ma Chieri non è Wiesbaden. Non ce lo ha permesso. Noi siamo stati troppo fallosi, loro hanno alzato il livello rispetto alle partite di campionato».

Il 3º posto in A1 sarebbe un premio per questa stagione?
«Noi siamo focalizzati su quell’obiettivo. Però per centrarlo dovremo fare qualcosa di più. Sulla carta abbiamo davanti tre società con un budget molto maggiore. Se riusciremo a fare meglio dell’andata, potremo ritornare in Champions League. Sì, ci piacerebbe fare questo regalo ai nostri tifosi. Ma dovremo fare qualcosa di eccezionale. Con tutte le difficoltà che abbiamo avuto sarebbe un ottimo risultato. Scandicci è forte e poi dobbiamo guardarci da Chieri».

A chi paragonerebbe la sua Novara quest’anno?
«Mi ricorda la Juventus di quest’anno che ha fatto un cambio di passo. Allegri ci riuscito e la squadra è tornata a lottare per la Champions. Anche noi stiamo lavorando per fare questo cambio di mentalità. E Lorenzo Bernardi è il nostro Allegri».

Che valore ha il derby con Cuneo?
«È una partita importante come tutte le altre perché abbiamo bisogno di quei tre punti. Dalla 5ª alla 14ª giornata abbiamo vinto sempre da tre. Dobbiamo ripeterci. Sappiamo però che troviamo una squadra che è affamata di punti per risollevarsi e che cercherà di fare di tutto per migliorare la sua classifica».

Avete problemi di formazione da gestire?
«Solo Bosetti non si è allenata. Le altre sono reduci da una brutta influenza, ma è una situazione che stiamo superando».

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Una volata lunga otto giornate. L’Igor Volley affronta il derby con Cuneo con la consapevolezza che sarà il 1º gradino di un percorso che porta alla 2ª fase di stagione. La posta in gioco sono i playoff. Il girone di andata ha certificato che Novara è la 4ª forza del campionato. Oggi la squadra del tecnico Lorenzo Bernardi è 3ª e lotta per restare in questa posizione. L’altra posta in palio è la Challenge Cup. Giovedì l’Igor ha sofferto contro Wiesbaden, ma alla fine ha portato a casa i tre punti, mercoledì prossimo le azzurre saranno in Germania per giocarsi l’accesso alla finale. Il bilancio del dg Enrico Marchioni è rivolto agli obiettivi da inseguire: «Non siamo in un momento buono e con Wiesbaden abbiamo giocato male. Però abbiamo trovato la strada della vittoria».

Quanto pesano gli infortuni e la panchina corta?
«Tantissimo. E poi ci sono stati troppi infortuni. Poi ci sono quei problemi cronici che richiedono interventi decisi. È il caso di Caterina Bosetti. L’abbiamo fermata per permetterle di recuperare al meglio. Ci siamo assunti un rischio, perché anche giovedì abbiamo sofferto in ricezione. Speriamo di aver azzeccato le scelte. Però ci manca tanto un posto 4».

Cercate delle sostitute?
«Sì, ma non è facile trovarne. Noi comunque siamo vigili e monitoriamo le situazioni in evoluzione».

Alla luce di questo quadro la Challenge è ancora una scelta giusta?
«Per noi sì. Resta una coppa che ti permette di stare in Europa e confrontarti con il livello continentale. Incontri squadre belle o brutte. Magari vedi delle giocatrici sconosciute che possono essere delle sorprese».

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