Djokovic e Australian Open, intervengono le istituzioni: "Vaccinazione non è un ricatto"

Qualche giorno fa il padre del campione serbo aveva detto che il figlio difficilmente giocherà il torneo per il fatto che è contrario al vaccino, la replica dello stato di Victoria
Djokovic e Australian Open, intervengono le istituzioni: "Vaccinazione non è un ricatto"© EPA

Le istituzioni australiane dello stato dove si svolgono gli Australian Open hanno replicato alle accuse del padre di Novak Djokovic, che aveva detto che il figlio è sotto ricatto per il fatto di non essersi vaccinato, condizione essenziale per poter partecipare al primo torneo del Grande Slam. "Non c'è nessun ricatto, vogliamo proteggere la nostra comunità" ha dichiarato Martin Pakula, il ministro dello sport dello stato di Victoria alla ABC. "Se sei un giocatore di tennis internazionale o un atleta di qualsiasi tipo in visita nel paese, sarai accolto in base alla tua responsabilità nei confronti della comunità. Ed è per questo che chiediamo alle stelle del tennis internazionali di soddisfare gli stessi requisiti dei residenti di Victoria" . Ha continuato Pakula.

Djokovic, in ballo il sorpasso a Nadal e Federer

I giocatori che scenderanno in campo dovranno avere tutti la certificazione, come ha detto recentemente il direttore del torneo Craig Tiley. Djokovic, in caso di partecipazione e vittoria, supererebbe Nadal e Federer mettendo in bacheca il 21° Slam contro i 20 degli storici rivali. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...