Zverev e il tifoso che inneggia a Hitler: brutto episodio agli Us Open

Il tedesco si è lamentato con l'arbitro, il britannico James Keothavong, per i commenti poco carini di uno spettatore: ecco cosa è successo nel match con Sinner
Zverev e il tifoso che inneggia a Hitler: brutto episodio agli Us Open

NEW YORK (STATI UNITI D'AMERICA) - Alexander Zverev ha battuto al quinto set Jannik Sinner dopo un match durato quasi cinque ore volando così ai quarti di finale degli Us Open dove se la vedrà con il campione in carica Carlos Alcaraz.

Durante il match, però, il teutonico si è lamentato con l'arbitro per un commento di un tifoso poco prima di un punto. Zverev, nato ad Amburgo, si è rivolto direttamente al giudice di sedia, il britannico James Keothavong, dicendo: " Un tifoso mi ha detto la frase più famosa di Hitler. È inaccettabile". L'arbitro si è dunque rivolto verso l'area interessata ma nessuno ha fatto mea culpa. Intervenuta la sicurezza, qualche minuto dopo è stato inquadrato un uomo di mezza età che veniva condotto fuori dagli spalti. Non è però chiaro cosa abbia detto veramente e se sia stato proprio lui a proferire quel commento.

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Us Open, pubblico troppo rumoroso: Medvedev furioso

Non si tratta del primo episodio in questa edizione dello Slam sul cemento di Flushing Meadows. Daniil Medvedev, infatti, al termine del match vinto contro Sebastian Baez si è lamentato per la condotta del pubblico, troppo rumoroso: "Grazie a tutti quelli che non hanno urlato tra la prima e la seconda di servizio. C'era però uno spettatore, forse ha una fidanzata o una moglie che non so come dormirà... Era particolarmente emozionato e passerà la notte dicendo vamos, vamos, vamos, senza mai fermarsi. Mi dispiace per lui"

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