Adriano Panatta incorona il tennis italiano. La leggenda del tennis azzurro, ospite in studio della Domenica Sportiva, ha analizzato nel dettaglio il momento del tennis italiano che ha vissuto un altro fine settimana entusiasmante. Dal trionfo di Matteo Berrettini a Marrakech, passando per il prestigioso successo all'esordio a Montecarlo di Lorenzo Musetti, fino alla grande attesa per la stagione sulla terra battuta di Jannik Sinner che questa estate scenderà in campo a Parigi, per la seconda volta di fila in poche settimane, per i Giochi Olimpici 2024. Pannatta poi incorona il tennis italiano che negli ultimi tempi non sembra avere rivali a livello mondiale.
A Panatta, ai microfoni della Rai, viene chiesto subito un commento sulla grande prestazione in Marocco di Berrettini, capace di tornare a vincere un torneo ATP dopo due anni di attesa: "Matteo ha giocato un bel torneo. Marrakech bisogna dire che non è un torneo 1000 ma è comunque un torneo sulla terra battuta, anche se ha 250 punti, e tutti i giocatori specialisti di questa superficie, soprattutto spagnoli e argentini, non è facile batterli su quel terreno. Lui oltretutto ha giocato probabilmente sul terreno meno congeniale al suo gioco, cioè lui gioca molto meglio sull’erba dove è arrivato anche in finale (a Wimbledon nel 2021 contro Djokovic, nda). Per cui poi bisogna anche vincerli i tornei e vincere un torneo è sempre molto importante, lui l’ultimo l’aveva due anni fa e gli farà molto bene per il morale".
Panatta poi concentra la sua attenzione sul grande esordio di Musetti, capace di sconfiggere all'esordio a Montecarlo lo statunitense Taylor Fritz, incoronando quindi il tennis italiano (che negli ultimi sta vivendo una fase storica eccezionale) e tornando successivamente a dire la sua su Berrettini: "E poi c’è anche un’altra notizia: è finito molto bene il torneo di Marrakech ed è iniziato molto bene quello di Montecarlo, che è un 1000, dove Musetti ha battuto Fritz che è un fortissimo giocatore, l’americano, per cui diciamo che le premesse per gli italiani... che a Montecarlo sono molto numerosi nel tabellone. Credo che ormai l’Italia è la prima forza mondiale nel tennis internazionale, non c’è nessuna nazione che può avere paragoni come la nostra. Matteo tornato nei primi 100 del mondo? Però piano piano, perché ci siamo troppo entusiasmati due anni fa e poi l’abbiamo un po', no l’abbiamo, l’hanno un po' massacrato anche per vicende diciamo extra tennistiche, tutti quanti sappiamo perché. E invece il ragazzo si è messo sotto, si è messo a lavorare seriamente e non è facile ricominciare e riprendere il ritmo: quando tu perdi diciamo quasi due anni per un infortunio non è semplice".