Berrettini, da Melissa Satta alla vittoria: "Così ho ricostruito tutti i pezzi"

Il tennista, tornato al successo a Marrakech, racconta il percorso di recupero dall'infortunio e svela alcuni retroscena della relazione con la showgirl

Le mani sul volto, la commozione, le lacrime trattenute a stento prima di aprirsi in un enorme sorriso. Fuori dal tunnel di Matteo Berrettini, ex numero uno del tennis italiano, c'è la terra di Marrakech e un titolo (Atp 250) che il romano si va a prendere, dando un calcio alla sfortuna e a mesi di stop. La vittoria al "Grand Prix Hassan II" vale più di un titolo, l'ottavo peraltro per il 27enne romano che non si è voluto arrendere e che dal Marocco lancia un messaggio: "Questo è solo l'inizio".

Berrettini, il ritorno

L'azzurro non conquistava un torneo ATP dal Queen's 2022: sono passati 658 giorni, tra alti e bassi, e una love story (ormai finita) da copertina con Melissa Satta. "Bentornato Matteo": gli applausi di incoraggiamento per l'azzurro che non disputava una finale da oltre un anno e mezzo e che in Marocco ha battuto in due set 7-5 6-2 lo spagnolo Roberto Carballes Baena, n.64 del ranking e campione in carica. Per il tennis azzurro è il trofeo numero 90, il quinto in questo 2024 dopo i tre di Sinner (Australian Open, Rotterdam e Miami) e il primo in carriera di Darderi (Cordoba). Con il ritorno al successo Berrettini rientra nella top 100, con un balzo dalla 135ma all'84ma posizione.

Le parole di Matteo Berrettini su Melissa Satta

In un'intervista esclusiva concessa al Tg1 Matteo Berrettini è tornato anche a parlare della relazione finita con Melissa Satta e delle cattiverie che li hanno travolti prima, durante e dopo la loro storia d'amore: "Gossip? Ad essere attaccato non ero solo io, ma ovviamente anche la persona che era accanto a me e questa era la cosa che mi faceva più soffrire e più dispiacere anche perché poi non c'era proprio motivo di farlo. Per fortuna sia io che lei siamo riusciti a gestirla perché abbiamo le spalle larghe. Quindi complimenti a lei e a me". A livello professionale l'analisi di Berrettini è chiara: "Per la prima volta dopo l'ultimo infortunio ho sentito poca energia nel voler tornare. Ho dovuto fare dei passi indietro, dei cambiamenti, delle scelte importanti a livello professionale: separarsi da un allenatore dopo 15 anni non è semplice. Amo ancora questo sport come da bambino? Questo ho chiesto a me stesso, la risposta è stata positiva e da lì ho ricostruito tutti i pezzi. Voglio continuare a giocare a tennis ad alti livelli e chi mi conosce bene ha detto che rivede adesso nel mio sguardo e nei miei sorrisi il Matteo del 2022. Questa è la cosa più importante".

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