Giro delle Fiandre, tutti contro Van der Poel: Bettiol, Milan e gli italiani outsider

Gli occhi saranno tutti sull’olandese della Alpecin-Deceuninck a caccia di uno storico tris, ma c'è chi è pronto a far saltare il banco...
Giro delle Fiandre, tutti contro Van der Poel: Bettiol, Milan e gli italiani outsider© /Agenzia Aldo Liverani Sas

La caduta di Wout Van Aert alla Dwars door Vlaanderen ha aperto una spaccatura nel cuore del Belgio, in quello di milioni di appassionati e – forse – anche nella testa di chi nel Giro delle Fiandre di domani vedeva un unico, grande braccio di ferro tra il belga della Visma-Lease a Bike e Mathieu Van der Poel. E lì, in quella fessura, si fa spazio una domanda. Ora che gli occhi saranno tutti sull'olandese della Alpecin-Deceuninck – a caccia di uno storico tris alla Ronde che lo metterebbe al pari di atleti come Magni, Boonen, Cancellara, Museeuw, Leman e Buysse – come si evolverà la corsa? In una gara dalle mille variabili come il Fiandre, chi può approfittarne? Gli atleti italiani si sono ormai abituati a fare gli outsider e, pur lontani dai favori del pronostico, anche in tempi recenti hanno saputo far saltare il banco. Bettiol al Fiandre 2019, Colbrelli alla Roubaix 2021 sono solo alcuni degli esempi nelle corse più iconiche. Il toscano della Ef-Education EasyPost sta bene di gambe e di testa: lo ha dimostrato alla Milano-Torino, lo ha fatto vedere alla Sanremo (quinto), lo ha ribadito alla Dwars di mercoledì, fermato dai crampi (ancora loro...) dopo un attacco che aveva scombussolato il gruppo di testa.

"Van Aert e Pogacar, sarà un peccato"

«Van Aert ha avuto davvero sfortuna – il rammarico di Andrea Tafi, vincitore della Ronde 2002 e a pochi giorni dall'anniversario numero 25 della sua Parigi-Roubaix -. Sarà un peccato non rivedere neppure Pogacar per altri motivi, ma chiaramente Van der Poel è il grande favorito. All'Attraverso le Fiandre, Bettiol e Milan hanno dimostrato di stare bene. L'attacco di Alberto è stato un bel segnale, fermato solo dai crampi. A proposito: non penso fosse una ricaduta dell'incidente all'E3 Saxo Classic quanto un sovraccarico del lavoro di questi giorni. Certo, il chilometraggio domenica (domani, ndr) sarà totalmente diverso (188 km contro i 270 della Ronde) ma spero che per i nostri ci sia qualcosa di importante».

Milan, le parole di Villa

E poi c’è Jonathan Milan. L’olimpionico del quartetto ha saputo affrontare le prime gare della sua prima campagna del Nord targata Lidl-Trek con spirito di sacrificio (vedi l’attacco alla Gand-Wevelgem per “stanare” Van der Poel), coraggio e risultati (quinto alla Gand, settimo alla Dwars). Senza Stuyven (rottura della clavicola nella stessa caduta di Van Aert mercoledì) e con un Pedersen acciaccato (stessa corsa, stessa caduta, «Non recuperi da una botta del genere in un paio di giorni» ha detto ieri il danese), chissà che non aumenti lo spazio a disposizione per il friulano. «Ha dimostrato di essere cresciuto per questo tipo di corse – commenta il ct della pista Marco Villa -. È in una squadra forte, che gli sta trasmettendo esperienza e sicurezza togliendogli pure qualche pressione da neofita. È cresciuto soprattutto fisicamente, nella gestione dello sforzo e pure di testa. L’ho trovato perfettamente al passo con i tempi, gli piace programmare e informarsi. È adatto anche mentalmente al ciclismo di oggi».

Ganna, il retroscena dell'anno scorso

E sul suo Ganna, che non sarà al via della Roubaix di domenica prossima, svela un retroscena: «Non avrebbe dovuto farla nemmeno l’anno scorso (finì sesto, ndr), ma l’entusiasmo generato dalla prestazione alla Sanremo lo spinse a provare. Sul Poggio, quest’anno, ha tenuto il passo di Pogacar e Van der Poel, è stato sfortunato. È abituato ai risultati e magari gli è mancato qualcosina in avvio di 2024, ma è uscito già dalla Tirreno-Adriatico in ottima condizione» il pensiero di Villa. E poi c’è Matteo Trentin. Decimo un anno fa nel trionfo di Tadej Pogacar da compagno di squadra dello sloveno, è ora il riferimento della Tudor Pro Cycling di Fabian Cancellara, che “rischia” di farsi affiancare da Van der Poel nella classifica dei plurivincitori della Ronde. «Sono convinto sarà della partita – la speranza di Tafi -. Abbiamo tre pedine importanti da giocarci. Inoltre, visto che sono pure senza Philipsen, la squadra di Van der Poel sa che dovrà aspettarsi una gara impossibile da decifrare: sanno di avere contro tutte le altre». Albanese e Mozzato della Arkea-B&B Hotels, infine, possono stupire tutti, proprio come l’esperto Elia Viviani e Gianni Moscon.

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