Golf, al via l'Open d'Italia: Migliozzi prova a convincere Donald

L'80esima edizione del torneo è anche un antipasto della Ryder Cup, che si terrà sullo stesso circuito dal 29 settembre al 1° ottobre

ROMA - Lo scozzese Robert MacIntyre, campione uscente, il capitano del Team Europe, l'inglese Luke Donald, gli italiani Edoardo Molinari e Guido Migliozzi saranno tra i protagonisti al Marco Simone Golf & Country Club, che da domani ospiterà l'80esimo Open d'Italia. Intanto, nel giorno delle conferenze stampa, hanno detto la loro su un torneo che è l''antipasto' della Ryder Cup, che si terrà dal 29 settembre al primo ottobre nell'impianto alle porte di Roma.

Luke Donald all'Open d'Italia

L'inglese Donald ha espresso la sua contentezza per essere tornato nella Capitale ("Ho portato le mie tre figlie in giro, è stato fantastico") e si è detto fiducioso di poter dire la sua sul green, anche se la sua attenzione è rivolta anche all'importante appuntamento di inizio autunno. "Uno dei vantaggi di essere home Captain è che hai voce in capitolo nell'assetto del campo - ha spiegato -. Noi europei siamo abituati a campi più stretti e difficili. Non abbiamo fatto modifiche sostanziali, solo interventi su alcuni fairway e aggiunto qualche bunker". Poi ha frenato sulla possibilità di convocare Migliozzi nel Team Europe: "Non posso fare favoritismi, terrò d'occhio ogni potenziale giocatore per la squadra - ha detto con cautela Donald -. Guido ha fatto vedere tante qualità promettenti, all'Open di Francia ha realizzato uno dei migliori tiri dell'anno. Sembra che sappia sostenere le pressioni, deve continuare a giocare in modo consistente, a essere concentrato".

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Gli italiani, da Migliozzi a Molinari

Lo stesso Migliozzi ha mantenuto un basso profilo sull'eventualità di far parte della squadra che affronterà il Team USA: "Il sogno di esserci è sempre lì, ora iniziano le gare decisive per la Road to Rome, sarà importante portare a casa punti nei tornei in Europa". A sentire il vicentino, l'esperienza in Hero Cup è stata molto importante sia per lui sia per Donald, "dato che Luke ha potuto vedere in azione noi novellini". In ogni caso, Migliozzi non crede di avere una "corsia preferenziale" per essere convocato: "Come tutti gli altri devo portare a casa risultati per ottenere un posto in Ryder". Da un azzurro con tutta una carriera davanti, a un altro che, seppur non più giovanissimo, ha tutta l'intenzione di brillare all'Open tricolore, 'Dodo' Molinari. "È una settimana particolare, ormai manca veramente poco alla Ryder. Non vedo l'ora di giocare questa settimana e anche che arrivi settembre". Il golfista torinese spiega che col suo staff stia cercando "di creare un campo che si addica di più ai nostri giocatori, e che nasconda gli aspetti in cui siamo meno bravi degli statunitensi". Ci sono aree in cui gli europei possono dire la loro. "Il campo è in condizioni ottime, nonostante sia ancora presto nella stagione golfistica", conclude Molinari.

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Zola e il ricordo di Vialli

A breve la parola spetterà soltanto al campo e MacIntyre pare l'uomo da battere; lo scozzese è inseguito da altri 12 golfisti che finora hanno vinto nel DP World Tour, fuoriclasse come come i sudafricani Thriston Lawrence e Ockie Strydom, (l'unico con due titoli) e il danese Thorbjorn Olesen. Oggi il Rolex Pro-Am ha anticipato l'Open, e grandi nomi dello sport e dello spettacolo hanno potuto divertirsi sul green. Uno di loro è l'ex azzurro del calcio Gianfranco Zola, che ha voluto rendere omaggio a Gianluca Vialli: "È stato lui che per primo mi ha avvicinato al golf trasmettendomi questa passione. L'esperienza che abbiamo condiviso a Londra e al Chelsea, insieme a Roberto Di Matteo, ha fatto sì che potessimo apprezzare ancora di più le sue qualità. Ci manca enormemente". Zola ha anche reso onore al Napoli, altra sua ex squadra, prossimo allo scudetto: "Quando arriverà, sarà un titolo estremamente meritato. Gli azzurri hanno vinto questo campionato con stile e classe, nessuno può metterlo in dubbio". 

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ROMA - Lo scozzese Robert MacIntyre, campione uscente, il capitano del Team Europe, l'inglese Luke Donald, gli italiani Edoardo Molinari e Guido Migliozzi saranno tra i protagonisti al Marco Simone Golf & Country Club, che da domani ospiterà l'80esimo Open d'Italia. Intanto, nel giorno delle conferenze stampa, hanno detto la loro su un torneo che è l''antipasto' della Ryder Cup, che si terrà dal 29 settembre al primo ottobre nell'impianto alle porte di Roma.

Luke Donald all'Open d'Italia

L'inglese Donald ha espresso la sua contentezza per essere tornato nella Capitale ("Ho portato le mie tre figlie in giro, è stato fantastico") e si è detto fiducioso di poter dire la sua sul green, anche se la sua attenzione è rivolta anche all'importante appuntamento di inizio autunno. "Uno dei vantaggi di essere home Captain è che hai voce in capitolo nell'assetto del campo - ha spiegato -. Noi europei siamo abituati a campi più stretti e difficili. Non abbiamo fatto modifiche sostanziali, solo interventi su alcuni fairway e aggiunto qualche bunker". Poi ha frenato sulla possibilità di convocare Migliozzi nel Team Europe: "Non posso fare favoritismi, terrò d'occhio ogni potenziale giocatore per la squadra - ha detto con cautela Donald -. Guido ha fatto vedere tante qualità promettenti, all'Open di Francia ha realizzato uno dei migliori tiri dell'anno. Sembra che sappia sostenere le pressioni, deve continuare a giocare in modo consistente, a essere concentrato".

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