Nuoto, Martinenghi vuole un altro oro. Finale per Paltrinieri e Detti

Il varesino è alla caccia del secondo titolo mondiale consecutivo dopo i 100 rana di ieri. Negli 800 sl ci sono i due italiani in corsa
Nuoto, Martinenghi vuole un altro oro. Finale per Paltrinieri e Detti© LaPresse

BUDAPEST (Ungheria) - Nicolò Martinenghi, dopo l'abbagliante successo dei 100 rana di ieri, torna in vasca ai Mondiali di nuoto di Budapest. Il varesino è alla caccia del secondo titolo mondiale consecutivo così come il suo mito e mentore britannico Adam Peaty (oro nelle due distanze dal 2015 al 2019 per tre edizioni iridate). Nei suoi 50 rana, dove è vicecampione mondiale in corta e bronzo europeo in carica, ha superato le batterie in scilotezza col primo crono di 26"68 e l'obiettivo di scendere in semifinale già sotto il suo record italiano (26"39) realizzato lo scorso 2 aprile a Riccione. Si spalancano per la prima volta le porte del grande circus mondiale per Simone Cerasuolo. Il diciannovenne imolese allenato da Cesare Casella, atleta di Fiamme Oro e Imolanuoto, rompe il ghiacchio alla grande nuotando con l'ottavo crono di 27"17.

Paltrinieri e Detti nella finale degli 800 sl

Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti si qualificano per la finale degli 800 sl ai Mondiali di nuoto di Budapest. Il primo ha vinto la sua batteria ma con il quarto tempo assoluto di 7'46"24, l'altro è arrivato terzo nuotando il terzo miglior tempo assoluto in 7'46"08. Miglior crono della mattinata per l'ucraino Mychajlo Romancuk in 7'44"75. Senza il primatista italiano e bronzo olimpico in carica Federico Burdisso che lo scorso aprile non trovò la qualifica nei trials, combattono e passano il turno entrambe le farfalle azzurre ai Mondiali di nuoto di Budapest. Alberto Razzetti è quinto nella generale con il personale limato di otto centesimi: 1'55"71 per campione mondiale in corta che cerca di ritrovarsi nella sua specialità dopo aver fallito l'epilogo nei 400 misti. Undicesimo e obiettivo centro anche per Giacomo Carini. L'esperto delfinista piacentino tocca in 1'56"38. Standing ovation del pubblico magiaro per Kristof Milak: il Phelps ungherese olimpionico iridato e primatista mondiale della specialità, non delude il pubblico di casa che spinge il ventiduenne verso un comodo 1'54"10.

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