Francis Ngannou torna a parlare della tragica scomparsa del figlio di 15 mesi. Lo scorso aprile, con un post sui social, il pugile aveva annunciato la morte del piccolo: "Troppo presto per andarsene, ma se n'è andato. Il mio bambino, il mio compagno, il mio partner Kobe era pieno di vita e di gioia. Ora giace senza vita. Ho gridato più e più volte il suo nome ma non risponde". L'ex stella della UFC ha raccontato per la prima volta, in una recente intervista, i dettagli di quei tragici momenti, da come è stato informato dell'accaduto a quanto quanto gli abbia cambiato la vita, confessando come questa tragedia lo abbia distrutto lasciando un grande vuoto.
Dramma Ngonnou: "La chiamata di mio fratello e quei tragici momenti"
Lo sportivo ha ripercorso gli attimi di quella triste giornata: "Mi ha squillato il telefono, era il mio fratellino, che diceva: 'Fratello, le cose qui non vanno bene'. Ha detto che Kobe è svenuto. Non respira, siamo in ospedale, mi hanno buttato fuori dalla stanza". Da quel momento non c'è stato più nulla da fare per il figlio 15enne. Mentre cercava di ottenere maggiori informazioni dal fratello, un'infermiera è uscita e gli ha detto che Kobe "se n'era andato".
Chi è Francis Ngannou
Ex minatore originario del Camerun, Francis si è presto trasferito in Francia dove ha vissuto come senzatetto finché non si unito alla palestra MMA Factory, introdotto nella nuova disciplina dall'allenatore Fernand Lopez Owonyebe, e iniziato il suo percorso che l'ha portato alla conquista della cintura dei pesi massimi nell'UFC. Nel 2023 è entrato a far parte della PFL e di recente ha combattuto contro Tyson Fury e Anthony Joshua. oggi conduce la Francis Ngannou Foundation, che è a capo della prima palestra di MMA in Camerun, dedicata ai ragazzi che come lui non avevano altro che sogni da realizzare. Ogni volta che torna nella sua città natale visita la cava dove ha lavorato da bambino.