Sci, discesa libera Kitzbuhel: Paris vola e vince sulla Streif

L'azzurro trova il terzo successo in Coppa del Mondo sulla leggendaria pista austriaca, quarto Christof Innerhofer
Sci, discesa libera Kitzbuhel: Paris vola e vince sulla Streif© Getty Images

KITZBUHEL – Strepitoso Dominik Paris. L'azzurro trionfa per la terza volta in carriera sulla Streif, una delle pista più leggendarie del Circo bianco. Torna sul gradino più alto del podio in Coppa del Mondo di sci dopo la doppietta di Bormio. Bene anche Christopf Innerhofer, quarto a 56 centesimi dal terzo posto.

CAMBIO PROGRAMMA - La neve caduta nella notte e che continua a scendere su Kitzbuhel constringe la FIS a cambiare il programma del weekend: venerdì la discesa libera, sabato lo slalom speciale e domenica il SuperG. Poco importa, lo spettacolo è garantito. 60.000 persone presente a bordo pista e sugli spalti spingono fino al traguardo gli atleti, che per 3.312 metri devono lottare contro la forza centrifuga che li spinge su muri con pendenze massime dell'80% a 140 km/h.

LA GARA - Hannes Reichelt e Matthias Mayer scaldano il pubblico di casa, ma la miglior prestazione dei primi dieci a scendere è quella di Beat Feuz. Il leader della classifica di specialità dipinge la Streif e precede tutti all'arrivo con 90 centesimi di vantaggio. L'elvetico sembra imprendibile, ma poi arriva al cancelletto di partenza Dominik ParisL’azzurro è un fulmine, talmente veloce che è costretto a commettere errori, ma è talmente concentrato che ad ogni sbavatura aumenta il vantaggio. Ad ogni intermedio incrementa i centesimi, fino a tagliare il traguardo con 20 centesimi su Feuz. È un trionfo, il terzo in Coppa del Mondo in questa stagione dopo la doppietta di Bormio. Torna sul gradino più alto del podio sulla Streif dopo i successi del 2013 e del 2017. Bene anche Christof Innerhofer, quarto al termine della gara a +0.93 dal suo connazionale.

LE DICHIARAZIONI DI PARIS - Queste le dichiarazioni dello sciatore azzurro a fine gara: "Non me l'aspettavo, ci ho provato e ce l'ho fatta. Non ho parole . ma sono riuscito a portare la velocita' sui tratti piani e dall'Asper in giu' ho rischiato, dando il massimo e sapendo che anche gli altri potevano andar forte. Credo di aver fatto la differenza nell'ultimo tratto. Ma e' bello cosi', i piu' forti sono sempre davanti."

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