Dramma Brignone, infortunio terribile: c'è anche la rottura del crociato

La campionessa del mondo cade durante i campionati italiani, la diagnosi è durissima: via in elicottero

"Frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra". È l'esito degli accertamenti a cui si è sottoposta Federica Brignone dopo il brutto incidente ai campionati assoluti in Val di Fassa. La due volte campionessa del mondo era stata trasportata in elicottero al Santa Chiara di Trento, dopo avere lamentato un forte dolore alla tibia che le ha impedito di rialzarsi e costretto i soccorritori a caricarla sul toboga. La sciatrice sarà trasferita in elicottero alla clinica La Madonnina di Milano per essere operata d'urgenza. Prima però, verrano effettuati ulteriori esami radiologici sotto la stretta osservazione della Commissione medica della Fisi, presente a fianco dell'azzurra con il dottor Andrea Panzeri, che deciderà il percorso chirurgico a cui si sottoporrà la 34enne valdostana. 

Incidente Brignone: cosa è successo

A causare l'incidente di Brignone, è stato l'impatto con una porta che la sciatrice azzurra ha agganciato con il braccio perdendo l'equilibrio e cadendo rovinosamente. La caduta arriva al termine di una stagione ricca di trionfi e segue le parole della campionessa sull'intenzione di iniziare un periodo di meritato riposo a partire dalla fine di aprile. A salire sul primo gradino del podio è stata la ventiquattrenne del Centro Spotivo Carabinieri Ilaria Ghisalberti.

 

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Brignone, l'infortunio: prima disamina

La prima diagnosi dopo la Tac effettuata a Trento parlava "di frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra", e il professor Rocco Papalia, professore ordinario di ortopedia e primario del Campus Biomedico di Roma, con esperienza sportiva nel calcio, spiega le variabili del caso. "In quel tipo di frattura molto dipende dal grado di scomposizione del piatto tibiale. Nei casi meno gravi il recupero necessita di tre mesi, nei gradi più alti dai sei ai dodici mesi". Ci sarà poi da capire, prosegue Papalia, "l'interessamente delle cartilagini articolari, dalle quali il paziente può avere dolori cronici", una situazione che incide sul recupero, in quanto a tempi e sforzo. "Ma confido nel fatto che per muscolatura e motivazione un atleta, anche uno sciatore che vede sollecitati gli arti inferiori, abbia delle risorse in più nella fase del recupero". 
In casi del genere, prosegue il primario del Campus, la scomposizione del piatto tibiale si affronta con l'impianto di piastre e viti di sostegno: "Se la pluriframmentazione è consistente, sarà fondamentale la valutazione della formazione del callo osseo. Nel primo periodo si valuterà con radiografie questo indicatore, e saranno queste risposte e indicare percorsi e tempi della riabilitazione".

Brignone, operazione riuscita ma c'è un altro infortunio

Si è conclusa in serata l’operazione a cui è stata sottoposta Federica Brignone presso la clinica La Madonnina di Milano in seguito alla caduta nel corso della seconda manche del gigante femminile alla Ski Area Lusia in Val di Fassa (Tn), valevole per i Campionati Italiani. Lo rende noto la Fisi. L’intervento, perfettamente riuscito, è stato eseguito dal Presidente della Commissione Medica Fisi Andrea Panzeri in collaborazione con i dottori Riccardo Accetta (Responsabile dell’Unità operativa di Traumatologia dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio), Gabriele Thiebat (Commissione Medica FISI) e Alberto Zangrillo (Primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano) e si è reso necessario per la riduzione e sintesi della frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra, oltre alla riparazione legamentosa del compartimento mediale del ginocchio. È stata evidenziata anche la rottura del legamento crociato anteriore, che verrà valutata nelle prossime settimane

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"Frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra". È l'esito degli accertamenti a cui si è sottoposta Federica Brignone dopo il brutto incidente ai campionati assoluti in Val di Fassa. La due volte campionessa del mondo era stata trasportata in elicottero al Santa Chiara di Trento, dopo avere lamentato un forte dolore alla tibia che le ha impedito di rialzarsi e costretto i soccorritori a caricarla sul toboga. La sciatrice sarà trasferita in elicottero alla clinica La Madonnina di Milano per essere operata d'urgenza. Prima però, verrano effettuati ulteriori esami radiologici sotto la stretta osservazione della Commissione medica della Fisi, presente a fianco dell'azzurra con il dottor Andrea Panzeri, che deciderà il percorso chirurgico a cui si sottoporrà la 34enne valdostana. 

Incidente Brignone: cosa è successo

A causare l'incidente di Brignone, è stato l'impatto con una porta che la sciatrice azzurra ha agganciato con il braccio perdendo l'equilibrio e cadendo rovinosamente. La caduta arriva al termine di una stagione ricca di trionfi e segue le parole della campionessa sull'intenzione di iniziare un periodo di meritato riposo a partire dalla fine di aprile. A salire sul primo gradino del podio è stata la ventiquattrenne del Centro Spotivo Carabinieri Ilaria Ghisalberti.

 

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