La variante indiana del Covid "di sicuro ci piace poco perché ha due mutazioni nella proteina Spike, che rendono più facile l'inserimento all'interno dell'organismo". A dichiararlo Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università Statale di Milano, ad Agorà su Rai 3. L'esperto ha sottolineato che in merito a questa variante sono necessarie ulteriori valutazioni. "Da un lato bisognerà capire se e quanto è più contagiosa rispetto al virus originale, come sembra, e poi servirà chiarire se sfugge ai vaccini. Da uno studio israeliano sembra che il vaccino Pfizer protegga almeno in parte", ha dichiarato. Anche per questo, la scelta di bloccare gli ingressi dall'India, ha detto, "è una scelta precauzionale che condivido alla luce della situazione epidemiologica indiana, che vede in questa recrudescenza terribile di Covid-19 in un contesto caratterizzato anche da difficoltà organizzative".
Covid in Italia e variante indiana, parla Pregliasco
Sull'andamento della pandemia in Italia Fabrizio Pregliasco ha fatto sapere: "La situazione è buona, sono oltre 5 settimane che i dati sono in riduzione, ma purtroppo ancora sono tanti i decessi e abbiamo ancora tante persone positive circa 500.000, molte delle quali magari stanno bene ma possono contagiare gli altri". Per questo, ha concluso Pregliasco, "le riaperture erano auspicate ma io temo che un prezzo da pagare lo avremo e sarà un rialzo del numero dei casi, anche se non sarà immediato".