Su Marte c’era un oceano? L’incredibile scoperta

Il rover cinese Zhurong e la navicella Tianwen-1 stanno raccogliendo informazioni cruciali sul pianeta rosso
Su Marte c’era un oceano? L’incredibile scoperta© ANSA

Zhurong, il rover che la Cina ha inviato su Marte, e la navicella spaziale Tianwen-1 hanno raccolto da febbraio a settembre dati sul clima, la geologia e la storia dell'emisfero settentrionale del Pianeta Rosso. Utilizzando fotocamere, un sistema radar, dei sensori meteorologici e uno spettrometro laser, i due strumenti hanno inviato informazioni molto importanti agli Osservatori astronomici nazionali dell'Accademia cinese delle scienze (NAOC). Alcune di queste caratteristiche trovate in superficie, come possibili vulcani di fango e materiale sedimentario, rafforzano le ipotesi di un vecchio flusso d'acqua. Pertanto, gli scienziati sono alla ricerca di indizi che confermino che una volta ci fosse acqua o ghiaccio sotto la superficie del pianeta. Secondo Bo Wu, scienziato dell'Hong Kong Polytechnic University, questa scoperta sarebbe di "grande interesse scientifico", poiché dimostrerebbe l'esistenza di un antico oceano.

Si cerca la costa dell’antico oceano

La previsione iniziale era che sarebbero serviti solo tre mesi per raccogliere informazioni in un vasto bacino noto come Utopia Planitia. Ma la missione ha superato le aspettative e Zhurong ha trascorso quattro mesi più del previsto, visitando siti di interesse in un viaggio di oltre un chilometro. A settembre, il rover è stato messo in pausa, poiché quando Marte è passato dietro il Sole rispetto alla Terra, le comunicazioni sarebbero andate perse. Ad ottobre è stato rimesso in funzione, e ora è alla ricerca della costa di questo antico oceano.

Proprietà simili alla terra

Questa pausa ha permesso agli scienziati cinesi di iniziare ad analizzare le informazioni come i dati climatici sulla temperatura, la pressione e velocità del vento; informazioni sulla composizione chimica delle rocce, del suolo e delle dune di sabbia. Essendo la prima missione della Cina sulla superficie di un altro pianeta, c’è da attendersi un periodo di rodaggio e di apprendimento. A differenza della NASA infatti i dati raccolti da tutti gli strumenti del rover e della navicella vengono prima elaborati dalla NAOC e poi suddivisi tra più team di scienziati legati alla missione. Tuttavia, i primi studi sono già stati pubblicati. Uno di loro, che ha analizzato le immagini e le informazioni sull'attrito ottenute dal movimento delle ruote di Zhurong, dimostra che le regioni visitate hanno delle proprietà simili a quelle del suolo compatto e sabbioso della Terra.

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