Cairo, scuse e 10 milioni di euro a Blackstone: ricomprata la sede di Via Solferino

Accordo raggiunto per la chiusura del contenzioso. Al fondo vanno 59.9 milioni per l'immobile: "Accettiamo le decisioni dei tribunali"
Cairo, scuse e 10 milioni di euro a Blackstone: ricomprata la sede di Via Solferino© ANSA

La Rcs di Urbano Cairo ha ricomprato da Blackstone l'immobile di via Solferino, la sede del Corriere della Sera ceduta dalla casa editrice al fondo Usa nel 2013. L'accordo raggiunto prevede un esborso per Rcs di circa 70 milioni di euro: 60 milioni per l'acquisto di via Solferino e 10 milioni a Blackstone a titolo di compensazione delle spese legali. La controversia era iniziata nel luglio 2018 con la richiesta di RCS di dichiarare tale vendita invalida. Nel novembre 2018 era stato instaurato un arbitrato presso la Camera Arbitrale di Milano e avviate da Blackstone azioni legali a New York. A maggio 2020 e a maggio 2021, i lodi emessi dal Tribunale Arbitrale di Milano hanno riconosciuto la validità della vendita del 2013.

L'accordo raggiunto

L'accordo raggiunto comporta una reciproca rinuncia a tutte le azioni e RCS ha convenuto di corrispondere un contributo di 10 milioni alle spese sostenute da Blackstone. Inoltre, RCS acquisterà, al prezzo di 59,9 milioni, l'immobile di Via Solferino, sede storica del Corriere della Sera, parte del complesso immobiliare oggetto della controversia. Il complesso immobiliare era stato acquistato da Blackstone per 120 milioni di euro nel 2013 di cui 30 milioni relativi alla sede storica del Corriere che oggi Rcs riacquista con un esborso di 59,9 milioni.

Il commento di Cairo

"Siamo soddisfatti di aver raggiunto un accordo transattivo con Kryalos e Blackstone su tutti i contenziosi in corso e per l'opportunità di riacquistare la sede storica di Via Solferino", ha affermato Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato di RCS. "Accettiamo le decisioni del Tribunale Arbitrale e della Corte d'Appello, che hanno accertato la correttezza dell'operato di Kryalos e Blackstone e l'assenza di illeciti o malafede in relazione all'operazione del 2013. Conseguentemente, RCS dà atto che Blackstone o Kryalos non hanno posto in essere alcuna scorrettezza e si rammarica per il disagio causato dalla controversia - ha aggiunto -. Infine, ringraziamo il dott. Claudio Calabi per il suo contributo al raggiungimento di questo accordo".

Il comunicato Blackstone

Paolo Bottelli, amministratore delegato di Kryalos, ha dichiarato: "Siamo sempre stati sicuri di aver agito con professionalità e nel miglior interesse dei nostri quotisti, e siamo soddisfatti dalla positiva soluzione di questa controversia". "Siamo grati al collegio arbitrale di Milano e alla Corte d'Appello di Milano per aver confermato che Blackstone ha operato in modo totalmente corretto in relazione all'acquisto del 2013. Siamo soddisfatti che questa controversia sia ora risolta a beneficio dei nostri investitori", si legge invece nel comunicato di Blackstone che ha reso nota la transazione sulla controversia.

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