Coronavirus, Brusaferro: "No a raduni e aggregazioni finché non avremo un vaccino"

Le dichiarazioni del direttore dell'Istituto Superiore di Sanità: "Fase 2? Il primo elemento da escludere sono le attività che prevedono presenza contemporanea di decine o centinaia di persone in spazi ristretti o chiusi"
1) Silvio Brusaferro 9.133© ANSA

TORINO - "Grandi eventi per grandi concerti o grandi raduni nelle piazze o cose del genere queste sono attività che tutti siamo consapevoli sono oggi attività che metterebbero a rischio le persone che vi partecipano, ma soprattutto le persone che tornando a casa contattano altre persone... Dovremo mantenere quello che chiamiamo distanziamento fisico". Queste le parole del prof. Silvio Brusaferro, direttore dell'Istituto superiore di sanità, ad Agorà Rai Tre, condotto da Serena Bortone, sulle modalità di riapertura delle attività. "In questo momento dobbiamo escludere tutte quelle attività che prevedono aggregazioni, quindi presenza in contemporanea di centinaia o migliaia di persone in spazi ristretti e in spazi chiusi.. fino a quando non avremo un vaccino".

Coronavirus, le parole di Brusaferro sulla fase 2

"Credo che i punti essenziali che dobbiamo avere in mente sono due: da una parte dobbiamo iniziare con grande cautela, a piccoli passi, a sperimentare aperture partendo dalle cose più essenziali che ci servono al nostro contesto sociale e misurare l'impatto che questi piccoli passi provocano in termini di circolazione dell'infezione. Questo ci porta al secondo punto che è quello di avere un sistema di monitoraggio molto stretto, molto puntale, molto tempestivo, stringente a livello delle realtà locali" ha aggiunto Brusaferro.

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