Coronavirus, Torino ripartirà così: parla la sindaca Appendino

La prima cittadina guarda alla fase 2: "Stiamo lavorando a una mobilità sostenibile individuale, soprattutto con le piste ciclabili, e a nuove forme di sostegno per i bambini"
Coronavirus, Torino ripartirà così: parla la sindaca Appendino© ANSA

TORINO - "Era l'indicazione che auspicavo". La sindaca di Torino Chiara Appendino, ospite della trasmissione CentoCittà su Radio Rai Uno, commenta così le indicazioni del premier Giuseppe Conte sulla ripartenza della fase 2, basata su un programma di progressive aperture omogenee in tutta Italia. "Lo auspicavo per tanti motivi - ha ricordato la sindaca - Intanto perché le filiere economiche non sono più prettamente territoriali, quindi diventa difficile immaginare di avere regole diverse in territori diversi. In secondo luogo per la facilità di comunicazione nei confronti dei cittadini che farebbero fatica a seguire impostazioni diverse su territori diversi. Infine il grande tema che a me preoccupava per il mio territorio e la mia città, che potesse rimanere indietro rispetto ad altri territori d'Italia. Ovviamente bisogna sempre ricordare che per farlo lo si deve fare in sicurezza, e noi sindaci stiamo attendendo le indicazioni perché poi dovremo attuare quello che verrà definito dalla task force a livello territoriale".

Il piano di Torino per la fase 2

"A Torino stiamo iniziando a ragionare su come ripartire con il distanziamento sociale che impatterà soprattutto sui trasporti - spiega la Appendino - per non avere troppe auto in giro dovremo, oltre che investire sul trasporto pubblico, spingere sulla mobilità sostenibile individuale, con ciclabili, disegnando spazi e pedonalizzazioni. Avremo un modo diverso di vivere lo spazio, dovremo garantire un gradualità al ritorno alla normalità. Allo studio abbiamo anche nuove forme a sostegno dei bambini". Per quanto riguarda le tasse "abbiamo subito sospeso, come le altre città, le scadenze per utenze domestiche e per quelle familiari - prosegue la sindaca di Torino - capiremo di più dal provvedimento Cura Comuni che sta elaborando il governo. Ricordo che ci mancano circa 230 milioni su un bilancio di 1,2 miliardi quindi in base a quello che ci darà il governo potremo valutare una futura politica fiscale sul territorio". 

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