© Getty ImagesTORINO - Ogni giorno arrivano nuove indiscrezioni da ogni parte del mondo che parlano di test e possibili svolte riferite alla ricerca di un vaccino per il Coronavirus. Secondo Severin Schwan, direttore esecutivo di Roche (la seconda più grande azienda farmaceutica al mondo) la realtà è però diversa. In una teleconferenza ha spiegato alla stampa quale possa essere il reale iter prima di avere a disposizione un vaccino per il Covid-19: "Temo che lo scenario più probabile sia che non avremo un vaccino prima della fine del prossimo anno. Un periodo di 18 mesi per trovare un rimedio è molto ambizioso".
A fine 2021 il vaccino per il Covid-19
Secondo Schwan, tuttavia, la possibilità di utilizzo di test corporali potrebbe essere uno dei fattori chiave per tornare alla normalità prima del 2021. Roche prevede infatti di eseguire esami del sangue a maggio per scoprire se qualcuno abbia avuto il Covid- 19 e se sia già immune al virus: ciò consentirebbe di tornare al lavoro. Le tempistiche per ottenere un vaccino prospettate nel suo discorso dal direttore esecutivo della casa farmaceutica, però, si scontrano con gli studi di altri ricercatori, secondo i quali entro la fine del 2020 si potrà raggiungere l'obiettivo. Tra questi la professoressa Sarah Gilbert, direttrice della ricerca presso l'Università di Oxford. Secondo lei, nella migliore delle ipotesi, la sua squadra potrebbe avere un vaccino pronto entro settembre. Come riportato dal Times, il medico sarebbe "sicuro all'80%" del funzionamento del prototipo su cui stanno lavorando: "Penso che ci sia un'alta probabilità che funzioni, sulla base di altre cose che abbiamo fatto con questo tipo di vaccino. Non è solo un sospetto, ma con il passare delle settimane avremo più dati". Proprio questo giovedì, come indicato dal Ministro della Sanità britannico Matt Hancock, inizieranno i primi test sull'uomo.