Coronavirus, Arcuri annuncia: "App a maggio e 12 milioni di mascherine al giorno"

Novità in arrivo per fronteggiare l'emergenza in Italia: Immuni avrà dati criptati per garantire la privacy
Coronavirus, Arcuri annuncia: "App a maggio e 12 milioni di mascherine al giorno"© ANSA

ROMA – App per il tracciamento in arrivo e incremento della produzione delle mascherine. Lo ha annunciato oggi il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, in conferenza stampa alla Protezione Civile: "Il premier Conte ha dato una molteplicità di informazioni ai cittadini come il momento richiedeva, non ha fatto cenno alla app di contact tracing, ma non significa che il lavoro non proceda – le parole di Arcuri - stasera abbiamo una riunione di coordinamento. La app si avvarrà di tecnologia bluetooth e non c'è nessuna controindicazione. A maggio con le prime funzionalità, cioè il contact tracing, sarà in funzione, in tempi ravvicinati saranno attive anche le funzionalità più vicine al diario clinico", cioè la connessione con il sistema sanitario nazionale.

Dati criptati per garantire la privacy

Non è stato ancora deciso se i dati raccolti dalla app per il contact tracing saranno conservati sui device dei cittadini o su un server pubblico. Arcuri sottolinea che la scelta verrà fatta prima che 'Immuni' venga attivata: "Al momento dello sviluppo si potrà decidere se lasciarli sul telefonino e/o su un server pubblico e italiano - ha detto - in ogni caso non cambia nulla sulla piena e assoluta garanzia della privacy" in quanto i "dati sono criptati".

Mascherine, 30 milioni al giorno da settembre

Importante svolta anche nella distribuzione delle mascherine: "Da lunedì potremmo distribuire 12 milioni di mascherine al giorno, tre volte l'attuale fornitura – spiega Arcuri - dal mese di giugno arriveremo a 18 milioni, dal mese di luglio 25 milioni e quando inizieranno le scuole a settembre potremmo distribuire 30 milioni di mascherine al giorno, undici volte quel che distribuivamo all'inizio dell'emergenza". Per passare dai 4 milioni al giorno attuali a 12 si punta sulle 110 aziende italiane riconvertite alla produzione di mascherine con il decreto Cura Italia, spiegano fonti vicine ad Arcuri. Hanno cominciato a lavorare e a regime assicurano 3,1 milioni di pezzi al giorno. Inoltre l'Italia, sul mercato mondiale, può contare ora su importatori conosciuti e più affidabili rispetto all'inizio, ragionano le stesse fonti. E soprattutto saranno le due grandi aziende di cui ha parlato già due volte il commissario, senza rivelarne i nomi, che ne produrranno all'inizio fino a 25 milioni al giorno.

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