Nuovo Dpcm dal 16 gennaio: i possibili divieti in arrivo

Si va verso una nuova stretta. Gli esperti: "Vanno mantenute le misure, il governo deve rafforzare le restrizioni"
Nuovo Dpcm dal 16 gennaio: i possibili divieti in arrivo© ANSA

ROMA - La situazione di contagi di coronavirus sta peggiorando nuovamente in tutta Italia, con l'indice di diffusione del virus che per la prima volta dopo sei settimane è tornato superiore all'1 a livello nazionale e con 12 regioni a rischio alto. Questo è quello che emerge dai dati della cabina di regia, che confermano come il Covid abbia ripreso a correre. Per questo sta diventando inevitabile contenerne la diffusione per evitare la terza ondata, come confermato anche dagli esperti: "Vanno mantenute le misure in atto e il governo deve rafforzare le restrizioni".

Verso una nuova stretta

Si va verso una nuova stretta, insomma, che arriverà presumibilmente con il nuovo Dpcm che seguirà la conclusione delle ordinanze in vigore fino al 15 gennaio. Il monitoraggio indica 12 regioni e province autonome a rischio alto e 8 a rischio moderato, con 13 regioni che hanno un tasso di occupazione dei posti in terapia intensiva e nelle aree mediche sopra la soglia critica. La settimana prossima dunque, se i dati peggioreranno come si aspettano gli esperti, altri territori passeranno in zona arancione o rossa. Il governo inizierà a lavorare sulla bozza da lunedì, ma alcuni punti sono già definiti e saranno illustrati da Speranza alla Camera il 13.

Nuovi criteri per le zone rosse

L'esecutivo inoltre, dopo l'abbassamento della soglia dell'Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, sta pensando di introdurre un'ulteriore stretta: se l'incidenza settimanale dei casi è superiore a 250 ogni 100mila abitanti, scatta in automatico la zona rossa. La proposta, avanzata dall'Istituto Superiore di Sanità, è stata condivisa dal Cts e dovrà essere concordata con le Regioni. Un incontro tra il governo e le regioni non è ancora stato fissato, ma è probabile che si tenga all'inizio della prossima settimana in vista della scadenza del Dpcm il 15 gennaio.

Coprifuoco e visite

Nel nuovo Dpcm dovrebbero essere confermati il coprifuoco alle 22 e la zona gialla 'rafforzata': divieto dunque di spostamento tra le regioni. Da valutare invece se confermare la possibilità di muoversi una sola volta al giorno in massimo due persone per andare a trovare parenti e amici, nell'ambito della regione se gialla, solo in ambito comunale se arancione o rossa.

Bar, ristoranti, palestre e piscine

Confermata anche l'apertura di bar e ristoranti nelle regioni gialle fino alle 18. Dovrebbero ancora rimanere chiuse palestre e piscine. In questo caso si valuta la possibilità di legare aperture e chiusure al sistema delle fasce, con la possibilità di consentire gli allenamenti nelle regioni gialle. In merito dovrà comunque esprimersi il Cts.

Il discorso scuole

Il Dpcm in vigore prevedeva il ritorno in presenza per i ragazzi delle superiori dal 7, data già posticipata dal governo all'11. Diverse regioni hanno rinviato ulteriormente la scadenza (chi al 18 gennaio, chi al 25 e chi invece al 1° febbraio). Possibile che l'esecutivo decida di intervenire nel nuovo Dpcm e posticipare a livello generale il ritorno in classe almeno al 1 febbraio.

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