© ANSAMountain View (Stati Uniti) - Sono note come RSL, acronimo di Recurring Slope Lineae, appaiono come dei misteriosi solchi neri sulla superficie di Marte e stanno facendo discutere in tutto il mondo. Un team di ricercatori dell'Istituto SETI ha condotto uno studio nel tentativo di dare una risposta, ipotizzando che alla base del fenomeno ci sia lo scioglimento dei ghiacci nella regolite, tale da apportare vistose modifiche alla superficie, oltre che renderla particolarmente vulnerabile al vento e alle tempeste di polvere. L'interazione tra i sottili strati di ghiaccio, i sali di cloro e i solfati creerebbe di fatto una sorta di fango liquido, responsabile di doline e frane.
"La scoperta rivoluziona la nostra prospettiva di abitabilità su Marte"
"Sono entusiasta della prospettiva di microscala di acqua liquida su Marte in ambienti vicini alla superficie dove ci sono ghiaccio e sali. Questo potrebbe rivoluzionare la nostra prospettiva di abitabilità appena sotto la superficie su Marte", afferma Janice Bishop, scienziata presso il SETI Institute e Ames Research Center della NASA. "Sulla Terra - prosegue -, le interazioni tra gesso e sali di cloruro hanno causato il crollo di parti di alcune grotte, sprofondamenti in sedimenti molli vicino a laghi e stagni salati, e l'elevazione delle strade". Dopo alcuni test condotti in laboratorio "ero entusiasta di osservare reazioni così rapide dell'acqua con solfato e sali di cloro nei nostri esperimenti di laboratorio e il conseguente collasso e sollevamento del suolo analogo di Marte su piccola scala, replicando il collasso geologico e le caratteristiche di sollevamento nei sistemi carsici, depositi di sale e il crollo di edifici su larga scala".