BALTIMORA (STATI UNITI D'AMERICA) - Secondo un'indagine del New York Times, uno stabilimento di Baltimora di recente ha dovuto smaltire fino a 15 milioni di dosi viziate di vaccini. L'impianto aveva infranto le regole minimizzando gli errori secondo la testimonianza di ex dipendenti e clienti. Emergent BioSolutions è un'azienda biotecnologica del Maryland nota per la produzione di vaccini contro l'antrace. Allo scoppiare della pandemia da Coronavirus la fabbrica è diventata il luogo principale nel paese per la produzione di vaccini sviluppati da Johnson&Johnson e AstraZeneca arrivando all'elaborazione di circa 150 milioni di dosi. Finora, però, non è stata utilizzata una singola fiala perchè le autorità non hanno ancora certificato la fabbrica per consentire la distribuzione dei vaccini al pubblico. Dall'inizio di ottobre fino a gennaio cinque lotti del vaccino AstraZeneca sono stati scartati. Si è evidenziato, inoltre, un rischio di contaminazione incrociata virale.
Muffa presente nelle stanze dei vaccini
Inoltre è stata trovata della muffa nella stanza in cui sono state coltivate le colture cellulari e le sue spore disperse nell'aria possono avere contaminato la sostanza presente nel vaccino. Lo svantaggio è che ci sono poche aziende con sede negli Stati Uniti che possono produrre il tipo di vaccino sviluppato da Johnson&Johnson e AstraZeneca. La maggior parte delle grandi compagnie farmaceutiche, infatti, ha rifiutato questo lavoro a causa di micropagamenti.