Dopo il caso per la sospensione del vaccino monodose Johnson & Johnson contro il Covid-19 da parte degli Stati Uniti, la Commissione europea, d'accordo con i leader di molti Paesi, ha preso una decisione importante sui vaccini. Secondo quanto riportato da una fonte una fonte del Ministero della Salute, i contratti validi per l'anno in corso non saranno rinnovati con le aziende che producono vaccini a vettore virale, ovvero vaccini come AstraZeneca e J&J. Si punterà tutto sui sieri a Rna messaggero ovvero Pfizer e Moderna, che fino ad ora hanno dato più sicurezza. Incertezza su Sputnik, che ancora deve ricevere il via libera, e sul vaccino made in Italy in fase di sperimentazione ReiThera, entrambi vaccini a vettore virale.
Stop al vaccino J&J, Ministero della Salute incontra Cts-Iss-Aifa
La decisione su J&J
Nel frattempo si decide a Palazzo Chigi sulla possibile frenata J&J, che gode dell'indubbio vantaggio di essere monodose. La Fda e l'agenzia europea Ema studieranno alcuni dati per capire la connessione tra l'antidoto e i sei casi di rare trombosi cerebrali riscontrate negli Usa a fronte di quasi sette milioni di somministrazioni. Il problema è sempre quello che ha spinto molti Paesi europei, tra i quali l'Italia, a indirizzare solo verso gli over 60 come per AstraZeneca. L'Italia ha acquistato 26 milioni e mezzo di dosi del vaccino J&j, di cui 7,3 milioni nel secondo trimestre appena iniziato. La decisione di limitarlo agli over 60 ha creato un effetto overbooking sulla popolazione più anziana, già esclusiva destinataria di AstraZeneca.