Basket, le coppe europee servono agli italiani

Chi non parte con particolari ambizioni potrebbe darsi una “mission”: far giocare i giovani per far crescere il prodotto interno
Basket, le coppe europee servono agli italiani© Ciamillo

In Eurolega una speranza di Final Four c’è. Con Milano. E la Virtus Bologna vista in Supercoppa può sperare nei play in, e chissà nei playoff. Possibilità anche per Venezia in Eurocup. Ma diciamolo, 8 italiane in Europa (le citate, più Trento in Eurocup, Derthona e Sassari in Champions, Varese e Brindisi sospese tra Champions e Fiba Europe) sono utili soprattutto per questioni di marketing, cioè di circolazione del nome e del marchio, per convincere stranieri più forti, nonché per l’aspetto tecnico.

Sotto questo aspetto, chi non parte con particolari ambizioni potrebbe darsi una “mission”: far giocare gli italiani, far crescere il prodotto interno. È quello che si chiede pure a Serie A e A2. Perché come dice Messina, chi ha il pannolino non può giocare, ma opportunità si possono concedere. E la Nazionale ne è la dimostrazione con i vari Ricci, Spissu, Severini, in parte Tonut, addirittura Fontecchio.

Ridurre le coppe non sarebbe male

Se si dà fiducia a chi merita, poi l’italiano emerge per applicazione e attaccamento. Ma soprattutto, se non c’è nulla da vincere, né da perdere, perché non provarci? Basterebbe spiegarlo ai tifosi e rendere la partita un evento cui partecipare . Lo diciamo da decenni, ma siccome qualcosa si muove, ribadirlo è lecito. Ancor più ora che la Fip si muove sulle giovanili con un programma, pur in un momento in cui le regole cambiano, i vincoli pluriennali cadono (saranno biennali sono per i campionati U17 e U19 (che i ragazzi frequentano per due anni). Ah, già che Fiba ed Eurolega dialogano, ridurre le coppe, a 3, 2, non sarebbe male.

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