Kobe Bryant, Staples Center gremito per l'ultimo saluto alla leggenda dei Lakers

Beyoncé ha aperto il memorial "Celebrazione per la vita" dedicato al fuoriclasse tragicamente scomparso lo scorso 26 gennaio insieme alla figlia Gianna ed altre sette persone. Presenti anche tante stelle del basket, da Harden a Magic Johnson
Kobe Bryant, Staples Center gremito per l'ultimo saluto alla leggenda dei Lakers© Ansa

LOS ANGELES (Stati Uniti) - Si è aperta con un'esibizione di Beyoncé (“Sono qui perché lo amo”) la cerimonia pubblica in onore di Kobe Bryant in corso allo Staples Center. Per salutare un'ultima volta la leggenda dei Lakers e la figlia Gianna, morti insieme ad altre sette persone in un incidente in elicottero, sono accorse nell'impianto di Los Angeles oltre 20mila persone. Dopo l'artista afroamericana, sale sul palco Jimmy Kimmel: "È un evento triste, ma anche la celebrazione di una vita", raccontando poi con orgoglio di tutti i murales dedicati a Bryant in giro per tutto il mondo, citando anche l'Italia tra i luoghi che hanno voluto ricordare lo storico numero 24 gialloviola. Presenti inoltre tante stelle del basket, tra cui James Harden, Magic Johnson, Kareem Abdul Jabbar, Bill Russell, Anthony Davis. In prima fila anche la moglie di Kobe, Vanessa Bryant, che Beyoncé ha salutato prima di abbandonare la scena. In concomitanza col memorial, si è diffusa la notizia che la vedova del campione ha fatto causa alla società dell'elicottero caduto il mese scorso. La donna ha dichiarato alla Corte Superiore di Los Angeles che il pilota Ara Zobayan, tra le vittime, è stato negligente nel decidere di volare nonostante le condizioni meteo proibitive. La notte dello Staples Center e la celebrazione per la vita di Kobe e Gigi Bryant si conclude con la proiezione del corto animato "Dear Basketball" che è valso l'Oscar all'ex superstar dei Lakers. La data scelta rappresenta simbolicamente anche i numeri di maglia con cui giocavano Kobe e Gianna (24/2). La “celebrazione della vita” è stata l’occasione per dare l’ultimo saluto all’ex leggenda dei Los Angeles Lakers. Sono state 33.643 le rose, inoltre, disposte sul palco dello Staples Center, una per ogni punto segnato in NBA dal fenomeno dei Lakers. Tutti coloro che hanno acquistato un biglietto per il memoriale pubblico all’interno dello Staples hanno ricevuto anche un libro di fotografie con gli scatti più belli e rappresentativi di Kobe Bryant e Gianna, realizzato e prodotto dalla “Mamba and Mambacita Sports Foundation”. Alla stessa fondazione, inoltre, verrà devoluto l’intero incasso della giornata dedicata a Bryant i cui prezzi andavano dai 24.02 dollari ai 224 dollari.

Standing ovation per Vanessa Bryant

Tantissimi gli applausi per la vedova Bryant al momento del suo ingresso, insieme alle figlie, all’interno dello Staples. Le prime parole sono state proprio quelle di ringraziamento da parte della moglie Vanessa e della sua famiglia, che invitano a celebrare la vita di Kobe, Gianna e dei loro sette amici tragicamente scomparsi il 26 gennaio a Calabasas. Tutti in piedi per accogliere la vedova, che sale sul palco per condividere il suo ricordo e ringraziare tutti per essere venuti in cui non mancano momenti di commozione. Le parole di mamma Vanessa sono commoventi: "Kobe mi diceva sempre: 'Gigi è tutta la sua mamma: ha lo stesso fuoco dentro che hai tu, la tua personalità, il tuo sarcasmo'". Poi Vanessa continua parlando del defunto marito: "Sono stata la sua migliore amica, la sua prima ragazza, sua moglie, il suo grande amore. Mi ha mandato un ultimo messaggio, prima di morire: voleva che ci prendessimo un po' di tempo io e lui soltanto, senza le bimbe, per stare assieme. Non ce l'abbiamo fatta", il ricordo struggente di Vanessa che riassume così il suo rapporto con Kobe: "Io ero il fuoco, lui il ghiaccio. Ma a volte anche viceversa". E poi aggiunge: "Era lui la metà più romantica della nostra coppia. Volevamo diventare vecchi assieme". 

Le lacrime di Michael Jordan: "E' morta una parte di me"

Michael Jordan non fa niente per nascondere le lacrime che gli rigano il viso: "Kobe è stato un'ispirazione per me, perché ho capito che voleva veramente diventare un giocatore forte come lo ero stato io. Da quel momento ho voluto essere il miglior fratello maggiore possibile per lui". E sul finire del suo discorso dice: "Quando è morto Kobe, è morta una parte di me". Sul palco dello Staples Center, Michael Jordan è lì "per onorare Gigi e celebrare Kobe". Non può mancare, ovviamente, il giocatore a cui più si è ispirato Kobe Bryant durante la sua carriera: Michael Jordan che rivale di essere il suo "fratello maggiore". Tra le lacrime, Jordan dice: "Non voglio parlare della nostra rivalità, voglio parlare di Kobe. Eravamo amici. E adoravo la sua passione".

Shaquille O’Neal fa sorridere anche Vanessa

Sul palco e riesce a rubare qualche risata al pubblico presente, compresa Vanessa Bryant. "Shaq" svela una batutta che rimarrà storica tra il lungo gialloviola e Kobe Bryant nel suo racconto del rapporto con Kobe. Prima, invece, aveva detto: "Lo sapete bene, io e Kobe abbiamo avuto un rapporto complesso. Ma oggi posso dirlo: siamo stati come John Lennon e Paul McCartney. E tra noi c'è sempre stato un grande rispetto reciproco". Il terzo grande ospite musicale della serata, invece, è Christina Aguilera, chiamata a interpretare una toccante versione di Ave Maria. 

Alicia Keys e gli altri ospiti

Alicia Keys ricorda Kobe Bryant con una versione della "Sonata al chiaro di luna" di Beethoven, perché Pelinka ha ricordato come Kobe (che il piano non lo suonava) avesse voluto a tutti i costi impararla al piano per poterla suonare a Vanessa prima del loro matrimonio. A proposito di Rob Pelinka, ex agente di Kobe e ora general manager dei Los Angeles Lakers, insieme al leggendario allenatore della squadra femminile di UConn, Geno Auriemma salgono sul palco dello Staples e Pelinka rivela di essersi scambiato diversi messaggi al cellulare fino a pochi minuti prima del tragico schianto dell'elicottero a Calabasas: "Voleva aiutare un amico a ottenere un internship nel mondo del baseball". Un gesto altruistico di una persona straordinaria come Kobe Bryant. Momento importante anche quello di Diana Taurasi, una delle più grandi leggende della pallacanestro femminile americana, da Kobe soprannominata "The White Mamba". Finisce tra le lacrime il suo discorso con delle parole in spagnolo molto commoventi: "Gli eroi a Los Angeles sono immortali: sarai sempre con noi". Dopo Diana Taurasi è un'altra donna a prendere il palco dello Staples Center, il talento di Oregon Sabrina Ionescu: "Kobe viveva il suo talento senza chiedere scusa. Io volevo essere come lui". Sabrina Ionescu ricorda soprattutto la figlia di Kobe, Gianna, di cui il talento di Oregon era il mentore designato: "Era un sole destinato a brillare fortissimo", dice a chiusura del suo discorso.

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