Rubio come Osaka e Phelps
Rubio dice testuale: "devo occuparmi della mia salute mentale". Lui dopo Peaty, il gigante dominatore del nuoto a rana. O come Simone Bilas, la meraviglia della ginnastica artistica, che ce l’ha fatta e ha annunciato il ritorno all’agonismo in vista di Parigi 2024. O la tennista Naomi Osaka. E come dimenticare il fenomeno Phelps. Casi eclatanti di vetta raggiunta per porsi domande al cospetto del male di vivere. Casi eclatanti in mezzo a tantissimi, in aumento. E in aumento è soprattutto il coraggio di ammetterlo che di conseguenza porta a prenderti cura, a porre un freno, prendere una pausa che potrebbe anche diventare definitiva. La Nba ha avviato un progetto apposito.
Nba, quante denunce!
E anche nella lega più globale che ci sia, le denunce aumentano. John Wall ha raccontato su “The players tribune”, la tribuna in cui scrivono gli atleti: "Sono andato vicino a suicidarmi". Come sempre Sergio Scariolo è intervenuto, spendendo parole importanti: "Nella nostra famiglia, da sempre, le persone vengono prima dei risultati. Ricky ha tutto il mio affetto e il mio appoggio, e la mia ammirazione per la sua trasparenza e la sua capacità, ancora una volta, di guidare con l’esempio". Passano in secondo piano gli affari di giornata, il brasiliano Neto che lascia la Nba e giocherà in Eurolega con Fenerbahce. O lo scambio a 4 squadre che potrebbe scuotere la Nba tra Miami, Philadelphia, Chicago e Portland per risolvere i casi Lillard e Harden. Ecco, ora aspettiamo tutti Ricky in campo. O comunque per strada, in tv, dove vorrà, sereno. Finalmente.