Coronavirus, Galliani spaventa il calcio: "Top club europei rischiano la bancarotta"

"Non solo l'ultima rata dei diritti tv, mancano anche i ricavi da stadio e i 400 milioni che la Uefa deve distribuire per le coppe europee. Le riduzioni degli ingaggi non possono bastare", le parole dell'ad del Monza, storico ex dirigente del Milan
Coronavirus, Galliani spaventa il calcio: "Top club europei rischiano la bancarotta"© CIAMILLO

MILANO - L'ex amministratore delegato del Milan, oggi al Monza, Adriano Galliani, intervenuto in diretta a TeleLombardia, ha evidenziato come i top club europei sarebbero "a rischio bancarotta", qualora non dovesse concludersi la stagione per il Coronavirus: "I conti così strasaltano per aria. Con l'indebitamento dei club e la perdita dei ricavi delle televisioni la situazione è potenzialmente drammatica. Non è solo l'ultima rata dei diritti tv a mancare, mancano i ricavi da stadio, i 400 milioni che la Uefa deve ancora distribuire per le coppe europee. I top club europei rischiano la bancarotta, le riduzioni degli ingaggi non possono bastare. Pensate che dal solo store ufficiale il Barcellona incassa 50 milioni di euro, il Camp Nou è il secondo museo più visitato di Spagna". Galliani non crede che spostare gli eventi possa essere la soluzione al problema, almeno da un punto di vista economico: "Provoca comunque danni incalcolabile. La Uefa ha perso una montagna di denaro a rimandare di un anno gli Europei. Il villaggio olimpico di Tokyo doveva trasformarsi in case popolari e ora non si può più fare. E' un problema che non viene ben recepito".

Galliani: "Il Monza non vuole promozione a tavolino"

Il protocollo varato dalla Figc e allo studio del governo costa troppo e non è attuabile dai club di Serie B e C: "Le società di Serie B e la Serie C - evidenzia Galliani - non hanno assolutamente le risorse per ricominciare il campionato fino a quando la situazione non si sarà normalizzata. Non possono seguire questi protocolli costosissimi". Il problema principale resta quello di organizzare le trasferte: "E' impensabile oggi muovere 50 persone in pullman, quindi bisognerebbe spostarsi con un volo charter, prenotare un albergo da sanificare, i giocatori non potrebbero più stare in camere doppie ma in singole. Il campionato, e lo dico contro l'interesse del Monza, non può ricominciare finché la situazione non si sarà normalizzata". Galliani non vuole "una promozione a tavolino" per il suo Monza: "Un bel giorno si tornerà a giocare e si dovrà riprendere esattamente da dove abbiamo finito. In C non abbiamo fretta: non abbiamo tanti giocatori in Nazionale e non abbiamo le coppe europee da gestire".

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