Juve, convocazioni pronte: Ronaldo scalda il jet privato

Il club bianconero attende il via libera dal Governo. Chiellini farà gli onori di casa. Il capitano (con Rugani) ha iniziato il ritiro al J Hotel da settimane. Sono 8 gli stranieri ancora all’estero
Juve, convocazioni pronte: Ronaldo scalda il jet privato© Marco Canoniero

TORINO - Ieri è stato il giorno dell’ok della Lega, inaspettatamente all’unanimità. A questo punto manca soltanto il definitivo via libera del Governo, che potrebbe/dovrebbe auspicabilmente arrivare oggi. Di conseguenza scatteranno le convocazioni ufficiali da parte della Juventus in vista della ripresa degli allenamenti. Qualora davvero diventasse il 4 maggio la data fatidica per la ripresa dei lavori, allora non ci sarebbe tempo da perdere contemplando anche la quarantena cui i giocatori di rientro dall’estero dovrebbero sottoporsi. Ecco perché, insomma, tutto in casa bianconera è praticamente definito, sia pure non formalizzato.

Recepito il protocollo stilato da Figc e comitato medico, la società e gli staff tecnici e atletici hanno studiato ed elaborato le modalità che saranno osservate logisticamente ed operativamente: il ritiro in pianta stabile presso il J Hotel, gli allenamenti “a distanza” e con le cautele del caso.

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A fare gli onori di casa al J Hotel, in un certo senso, ci saranno Giorgio Chiellini e Daniele Rugani che - vuoi per necessità e vuoi per scelta e opportunità - il loro raduno alla Continassa l’hanno più o meno iniziato già da un pezzo. Chiellini, infatti, avendo la famiglia in Toscana ha scelto per praticità di appoggiarsi alla struttura bianconera mentre Rugani, nella struttura bianconera, ha trascorso l’isolamento che gli è toccato in quanto positivo al Covid 19. Come lui, si sa, anche Blaise Matuidi e Paulo Dybala sono risultati positivi. Le condizioni pure dei contagiati, però, non destano preoccupazioni. Rugani e Matuidi hanno già ripreso gli esercizi casalinghi da tempo e pure l’argentino - superati la fase più sintomatica: affaticamento, brividi, fiato corto - ha ritrovato buonumore e forza per svolgere l’attività fisica nella palestra di casa nonostante aspetti ancora l’esito dell’ultimo tampone in base al quale esser dichiarato virologicamente guarito. Serviranno le cautele del caso ma, teoricamente, non ci saranno grossi problemi e neanche particolari differenze di condizione dei guariti rispetto ai compagni di squadra.

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Da un punto più strettamente logistico, invece, i grossi nodi da risolvere - come anticipato - saranno legati alle tempistiche di ripresa dei lavoro dei giocatori stranieri che hanno scelto di lasciare l’Italia: Ronaldo (dal Portogallo), Higuain (Argentina), Khedira (Germania), Pjanic (Lussemburgo), Rabiot (Francia), Szczesny (Polonia) e i tre brasiliani Douglas Costa, Danilo e Alex Sandro. Solo Pjanic, tra questi, ha finora autonomamente già scelto di tornare. Fino a che non ci saranno tempistiche certe, la dirigenza bianconera e Maurizio Sarri hanno deciso - di concerto - di non impuntarsi su forzature inutili tanto più in vista di un lungo periodo che sarà davvero di clausura.

Nulla esclude comunque che già in queste ore qualcuno segua l’esempio di Pjanic. Lo stesso Ronaldo ha le valige a portata e un jet privato pronto a decollare. Calendario alla mano, restano alte le probabilità che - in caso di partenza a stretto giro di posta - il gruppo possa tornare al completo soltanto a scaglioni e che i primi giorni di sedute siano a ranghi ridotti. Ma considerando che comunque si dovranno inizialmente eseguire le trafile delle analisi e che gli esercizi saranno a gruppi e con distanze ben definite, non sarà nel caso problematico continuare a gestire alcuni elementi a distanza ancora per qualche giorno.

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TORINO - Ieri è stato il giorno dell’ok della Lega, inaspettatamente all’unanimità. A questo punto manca soltanto il definitivo via libera del Governo, che potrebbe/dovrebbe auspicabilmente arrivare oggi. Di conseguenza scatteranno le convocazioni ufficiali da parte della Juventus in vista della ripresa degli allenamenti. Qualora davvero diventasse il 4 maggio la data fatidica per la ripresa dei lavori, allora non ci sarebbe tempo da perdere contemplando anche la quarantena cui i giocatori di rientro dall’estero dovrebbero sottoporsi. Ecco perché, insomma, tutto in casa bianconera è praticamente definito, sia pure non formalizzato.

Recepito il protocollo stilato da Figc e comitato medico, la società e gli staff tecnici e atletici hanno studiato ed elaborato le modalità che saranno osservate logisticamente ed operativamente: il ritiro in pianta stabile presso il J Hotel, gli allenamenti “a distanza” e con le cautele del caso.

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