Barcellona, Pjanic è un caso: colloquio con Koeman

Titolare in Champions, solo una partita giocata in Liga dal primo minuto: ecco che sta succedendo
Barcellona, Pjanic è un caso: colloquio con Koeman

Il curioso caso di Miralem Pjanic. L'ex centrocampista bianconero, ora al Barcellona, ha manifestato preoccupazione per il suo ruolo da gregario in Liga. Mentre in Champions Koeman lo ha fatto partire sempre titolare, in campionato "Mire" ha disputato da titolare solo una partita, quella contro l'Atletico Madrid a causa dell'infortunio di Sergio Busquets. Delle restanti nove gare, in cinque è subentrato e in quattro è rimasto in panchina. Adesso Pjanic inizia a non comprendere questo tipo di scelta tecnica, anche perché pensava di essere al centro del progetto Barça. Da qui il colloquio con Koeman prima della sfida Champions contro la Juventus.

Il colloquio Pjanic-Koeman

 Il tecnico olandese è consapevole della preoccupazione di un giocatore che vuole e deve essere valorizzato. Prima di Barça-Juventus gli ha parlato, spiegandogli come pensa di poter incrementare il suo apporto alla squadra. Koeman crede che il nazionale bosniaco a livello tattico debba ancora adattarsi compiutamente a ciò che richiede il suo 4-2-3-1 e conformarsi alla vocazione dell'allenatore olandese di giocare nella metà campo avversaria, "eliminando" la presenza dei giocatori con una casacca diversa dalla propria porzione del rettangolo di gioco. Questo comporta un pressing asfissiante e soprattutto il rischio di ritrovarsi scoperti in difesa. L'ex Juve, invece, avendo giocato tanti anni in Serie A, dove gli approcci tattici sono più difensivi, è abituato ad un gioco nel quale non è strano vedere anche grandi squadre difendersi nella propria metà campo, quando non proprio all'interno della stessa area, in attesa di riprendere il possesso della palla e partire in contropiede.

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