Draghi, no alla Superlega: “Difendiamo la meritocrazia”

La nota del presidente del Consiglio: “Preserviamo le competizioni nazionali e la funzione sociale dello sport”. Il sottosegretario Vezzali: "Molto preoccupata per le conseguenze"
Draghi, no alla Superlega: “Difendiamo la meritocrazia”© ANSA

"Il governo segue con attenzione il dibattito intorno al progetto della Superlega calcio e sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport”. Anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, in una nota, si è schierato contro la neonata Superlega. Il torneo (che vedrà Juve, Inter e Milan tra le squadre partecipanti) sta infiammando il dibattito politico italiano: tanti gli esponenti dei vari partiti che hanno dichiarato la propria opinione.

Vezzali: "Sono molto preoccupata"

"Sto seguendo con attenzione la vicenda della Superlega di calcio e sono molto preoccupata per le conseguenze che uno scontro istituzionale potrebbe portare alla filiera dello sport, che ricordo, comincia con i campionati giovanili e porta, poi, fino ai campionati internazionali e ai Giochi Olimpici - la nota del sottosegretario allo sport Valentina Vezzali - Non entro nel merito della questione per il rispetto dovuto all'autonomia dello sport, ma non posso non sottolineare che lo sport è in grado di coinvolgere miliardi di persone in ogni angolo del pianeta, perché rappresenta i sogni di ogni bambina e bambino e non certo per la pur importante industria economica che lo anima”.

Vezzali: “No agli interessi personali”

Mai, nemmeno di fronte agli interessi economici, possono venire meno i principi del merito, della sana competizione, della solidarietà così come i valori educativi dello sport. Ogni bambino italiano, nel momento in cui inizia a fare sport, deve poter credere che il suo sogno sia realizzabile solo attraverso il merito sportivo e non influenzato da interessi commerciali e economici. Mi auguro che le autorità sportive interessate possano trovare in tempi brevi una soluzione che non solo risolva la vicenda, ma soprattutto non crei contrapposizioni. Auspico quindi che si abbandonino interessi personali o di parte, a tutela del calcio, dello sport e di tutti gli appassionati”.

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