"Superlega, pronti per partire a settembre": l'annuncio di Laghrari

Il segretario della neonata competizione chiarisce: "Un quarto delle squadre cambierebbe ogni anno. Disponibili a una trattativa con la Uefa"
"Superlega, pronti per partire a settembre": l'annuncio di Laghrari© ANSA

Dopo Florentino Perez, che ai microfoni di Chiringuito de Jugones ha parlato per un'ora e 40 minuti della Superlega e non solo, anche il segretario generale della neonata competizione, Anas Laghrari, in un'intervista al quotidiano francese Le Parisien ha cercato di fare chiarezza dopo il terremoto mediatico scoppiato in seguito all'annuncio ufficiale della nascita della Superlega: "Siamo pronti a partire anche tra cinque mesi. Siamo disposti a sederci e parlare con la Uefa. Le loro minacce di esclusioni non sono comunque legali". 

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Laghrari sulla nuova Superlega

Il segretario generale spiega che "non sarà una lega chiusa, un quarto delle squadre sarà rinnovata ogni anno. Ci saranno delle retrocessioni ogni stagione, come nei campionati che non sono tornei chiusi. Vogliamo offrire il calcio migliore possibile, che faccia sognare la gente e i giovani per rinnovare un sistema prigioniero della follia del mercato e dei soldi. Le nuove generazioni si interessano meno al calcio, si concentrano sui videogiochi o altro e si avvicinano solo quando ci sono grandi partite - continua Laghrari -. Ma questo tipo di sfide capitano solo raramente. Notiamo anche una frustrazione tra i giovani giocatori che hanno voglia di giocare grandi partite contro grandi giocatori. Neymar sognava di affrontare Messi in Champions, ma era infortunato e forse non potrà mai giocarci contro"

Laghrari: "Pronti a trattare con la Uefa"

Un capitolo importanti va poi dedicato alla parte economica. Laghrari, infatti, ha sottolineato che al momento i club sono costretti a fare i conti con i risultati ottenuti in campo europeo. Con la Superlega, invece, sarebbero garantiti circa 300 milioni di euro ai club fondatori e un bel gruzzoletto sarebbe destinato alle formazioni che resteranno fuori: "Circa 400 milioni: enorme se si pensa che l'Uefa distribuisce 130 milioni a 54 federazioni - spiega Laghrari -. Siamo pronti a distribuire più soldi all'Uefa, se questi soldi poi vengono investiti sui campi d'Europa. Siamo pronti a sederci ad un tavolo per dialogare".

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