L'Inter Miami è sotto i riflettori. Un flop che nessuno si sarebbe aspettato. La squadra della Florida infatti è al momento la peggiore squadra della Mls, ultima in campionato e reduce da sei sconfitte consecutive. Un fallimento, nonostante i nomi dei protagonisti, avrebbero dovuto garantire i successi: David Beckham come proprietario, Phil Neville in panchina, Gonzalo Higuain come capitano e in squadra un campione del mondo del calibro di Blaise Matuidi. L'Inter Miami non sta rispettando l’entusiasmo globale che le gravita intorno, basti pensare al fatto che a turno dei campioni conclamati o sono accostati alla squadra per un prossimo futuro (Messi, Griezmann e altri) o siedono in tribuna come spettatori (Dybala, Pastore e Kean qualche settimana fa e Pogba con Kimpembé la notte scorsa).
Inter Miami, ultimo posto in classifica
Nelle ultime partite disputate dagli undici di Phil Neville, i risultati parlano chiaro. Ovvero sei sconfitte consecutive e un parziale ancor più allarmante, ovvero 1-13, con l'unica rete all'attivo segnata da Higuain, con tanto di "Mask" dedicata a Dybala in tribuna. Tradotto: ultimo posto in classifica nonostante gli investimenti effettuati. Sì perché se è solo parzialmente vero che i soldi in MLS non ci sono per via di un salary cap piuttosto rigido, è anche vero che per determinati giocatori le società hanno un numero limitato di posti (tre da Designated Player, proprio grazie a Beckham ai tempi dei LA Galaxy) per pagare un ingaggio senza limiti e attrarre campioni. In questo caso l'Inter Miami è la squadra più spendacciona dell'intera MLS con 17,8 milioni spesi per gli ingaggi, contro gli 11 dei Revolution per esempio.