Questione Nazionale: servirebbero nuovi Toni, Schillaci, Inzaghi...

Interessa ancora la maglia azzurra? L'Italia a San Siro: c'è comunque una buona risposta dei pubblico per il match con l'Inghilterra. Una volta Juventus, Inter e Milan avevano attaccanti italiano, ora non più. Tutto sulle spalle di Immobile

TORINO - L'Italia torna in campo, a San Siro contro l'Inghilterra e poi a Budapest contro l'Ungheria. E' la Nations League. Ma interessa ancora la maglia azzurra? Ne parliamo con Stefano Salandin dalla redazione di Tuttosport: «La questione è dibattuta. Dovrebbe interessare prima di tutto i giocatori. E anche i tifosi, ovvio. San Siro comunque ha dato in prevendita una buona risposta, sperando che non fischi… Inutile nasconderselo, non andare ai Mondiale è una bella botta per tutti, anche per gli appassionati. E questa Nations League va presa sul serio perché retrocedere in Serie B sarebbe devastante, dopo il doppio flop mondiale Russia-Qatar. Occhio quindi a non prendere seriamente questi match, ne va del nostro prestigio».

SENZA RETE Il problema del gol resta enorme: «Ci vorrebbero bomber come Schillaci, Toni, Inzaghi, tanto per citarne alcuni. Ma le big come Juventus, Milan e Inter si affidano solo ad attaccanti stranieri. Poi, bisognerebbe capire se è anche una necessità, vista la penuria di ragazzi italiani nel ruolo… Faticano Scamacca e Lucca che sono andati all’estero. Allora puntiamo ancora tutto su Immobile che in Serie A rivaleggia con i bomber stranieri, l’unico a farlo. Ha la sua età e sente il peso, però si mette sempre a disposizione e ha i numeri dalla sua parte. Raspadori scegliendo Napoli si sta mettendo alla prova, con carattere e doti non comuni. Vediamo, serve un po’ di fiducia». E servono gol…

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