La Superlega vuole infrangere l’esclusiva Uefa

Giovedì mattina la prima indicazione con il parere di Rantos, Avvocato generale della Corte di Giustizia Europea. Se sarà accertato il monopolio, senza migliorare produzione e distribuzione del calcio, può vincere
La Superlega vuole infrangere l’esclusiva Uefa

TORINO - Dunque ci siamo quasi, il conto alla rovescia ormai offre come unità di misura le ore e non più i giorni: il parere dell’Avvocato generale della Corte di Giustizia Europea è atteso per le ore 10 di giovedì mattina quando si conoscerà la sua opinione in merito, soprattutto, alla posizione dell’Uefa sulla quale grava la contestazione di monopolio avanzata da chi ha proposto e propone la Superlega. Opinione che non dovrà necessariamente essere sposata dalla Corte di Giustizia Europea anche se mediamente tre volte su quattro il verdetto vero e proprio si allinea: e la sentenza si avrà per marzo del prossimo anno, nel giro dunque di 3 mesi.

Va ricordato innanzitutto che il tribunale di Madrid ha chiesto alla Corte un orientamento in merito a sei domande specifiche che si possono riassumere in questo maxi quesito, ovvero se il diritto dell’Unione europea vieti o meno alla UEFA di stabilire barriere per proteggere il proprio monopolio su tutte le competizioni per club. Ma per entrare nello specifico senza entrare in tecnicismi estremi, ecco un focus su tre delle sei domande, (la prima, la seconda e la quinta) che ci permettono di capire meglio perché la Superlega è convinta di ottenere soddisfazioni sull’eccezioni mosse per la posizione dominante dell’Uefa e della Fifa.

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1ª. L’articolo 102 vieta alla Uefa e alla Fifa di abusare della loro posizione dominante conferendosi diritti di pre-autorizzazione per le competizioni europee per club, in particolare quando non esistono procedure o criteri trasparenti per l’approvazione e quando il potenziale di conflitto di interessi è così grave? (L’articolo 102 del Trattato UE vieta l’abuso di posizione dominante da parte di un operatore in qualsiasi mercato. Dal 1955 la UEFA è l’unico operatore delle competizioni europee per club, con una quota di mercato del 100%, ed è quindi un operatore con una posizione dominante. Inoltre, la Fifa e la Uefa si attribuiscono - attraverso i loro statuti - il diritto esclusivo di approvare qualsiasi nuova competizione europea per club. Ciò consente loro di impedire l’ingresso di nuovi operatori nel mercato.

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2ª. L’articolo 101 vieta i diritti di pre-autorizzazione per le competizioni europee per club che la Fifa e la Uefa si sono conferite, in particolare quando non esistono procedure o criteri trasparenti per l’approvazione e quando il potenziale di conflitto di interessi è così forte? (L’articolo 101 del Trattato UE vieta tutti gli accordi che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare la concorrenza all’interno di un mercato).

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3ª. Nel caso della Superlega, il Trattato Unione europea deve essere interpretato nel senso che le restrizioni alla concorrenza derivanti dagli statuti FIifa/Uefa possono beneficiare dell’eccezione di cui all’articolo 101, paragrafo 3? Inoltre, esiste una giustificazione oggettiva che consenta di ritenere che non vi sia abuso di posizione dominante ai sensi dell’articolo 102 del Trattato UE? (Il paragrafo 3 dell’articolo 101 prevede un’eccezione alla regola normale quando i monopoli o le entità simili ai monopoli “contribuiscono a migliorare la produzione o la distribuzione dei prodotti o a promuovere il progresso tecnico o economico, riservando agli utilizzatori una congrua parte dell’utile che ne deriva). Ma è il caso dell’Uefa e della Fifa.

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TORINO - Dunque ci siamo quasi, il conto alla rovescia ormai offre come unità di misura le ore e non più i giorni: il parere dell’Avvocato generale della Corte di Giustizia Europea è atteso per le ore 10 di giovedì mattina quando si conoscerà la sua opinione in merito, soprattutto, alla posizione dell’Uefa sulla quale grava la contestazione di monopolio avanzata da chi ha proposto e propone la Superlega. Opinione che non dovrà necessariamente essere sposata dalla Corte di Giustizia Europea anche se mediamente tre volte su quattro il verdetto vero e proprio si allinea: e la sentenza si avrà per marzo del prossimo anno, nel giro dunque di 3 mesi.

Va ricordato innanzitutto che il tribunale di Madrid ha chiesto alla Corte un orientamento in merito a sei domande specifiche che si possono riassumere in questo maxi quesito, ovvero se il diritto dell’Unione europea vieti o meno alla UEFA di stabilire barriere per proteggere il proprio monopolio su tutte le competizioni per club. Ma per entrare nello specifico senza entrare in tecnicismi estremi, ecco un focus su tre delle sei domande, (la prima, la seconda e la quinta) che ci permettono di capire meglio perché la Superlega è convinta di ottenere soddisfazioni sull’eccezioni mosse per la posizione dominante dell’Uefa e della Fifa.

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