Calcio in lutto per Vialli: "Lascia un vuoto incolmabile"

L'ex attaccante della Juventus e della Nazionale si è spento dopo aver lottato negli ultimi 5 anni con un tumore al pancreas
Calcio in lutto per Vialli: "Lascia un vuoto incolmabile"

TORINO - Continua a piangere il mondo del calcio. Se ne va anche Gianluca Vialli, morto a 58 anni dopo aver lottato negli ultimi 5 con un tumore neuroendocrino al pancreas. È morto pochi giorni dopo il suo amico Sinisa Mihajlovic, aveva lasciato il suo incarico alla Nazionale italiana annunciando di doversi dedicare a superare questa nuova fase della sua malattia, con l'obiettivo "di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia”. Purtroppo non è stato sufficiente. La diagnosi della sua malattia era arrivata nel 2017, da quel giorno cominciò a condividere il suo percorso senza nascondere le paure derivanti dalla malattia e riuscendo a vincere un Europeo, da membro dello staff della Nazionale, al fianco dell'amico Roberto Mancini.

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Il cordoglio del calcio

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha commentato così la terribile notizia in un comunicato pubblicato sul sito della Figc: “Sono profondamente addolorato, ho sperato fino all’ultimo che riuscisse a compiere un altro miracolo, eppure mi conforta la certezza che quello che ha fatto per il calcio italiano e la maglia azzurra non sarà mai dimenticato. Senza giri di parole: Gianluca era una splendida persona e lascia un vuoto incolmabile, in Nazionale e in tutti coloro che ne hanno apprezzato le straordinarie qualità umane”. Oltre al ricordo della Juventus, anche la Sampdoria ha espresso il suo rammarico: "Ciao Luca", il messaggio pubblicato sui social, con una foto con la maglia della blucerchiata e l'emoticon del cuore spezzato. Con la squadra ligure Vialli vinse lo scudetto nel campionato 1990-91. Il Chelsea, altra squadra in cui ha giocato, ha scritto questo messaggio su Twitter: "Mancherai a tanti. Una leggenda per noi e per tutto il calcio. Riposa in pace, Gianluca Vialli". "Tutti al Watford FC sono rattristati nell'apprendere della scomparsa del nostro ex allenatore Gianluca Vialli. I nostri pensieri sono con la sua famiglia e i suoi amici". Così il Watford, squadra che Vialli ha allenato nel 2001. "Resterai un esempio indelebile della nostra essenza, Luca Vialli", scrive invece la Cremonese su Twitter. "Nostro capitano, mio capitano. Sempre. Ciao Luca". Alex Del Piero ricorda così Gianluca Vialli, con un post sui social e una foto che li ritrae in un momento di esultanza in campo ai tempi della Juve.

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I messaggi per Vialli, dal Napoli a Locatelli

Questo invece il cordoglio del Napoli: "Aurelio De Laurentiis e tutto il Napoli si uniscono al dolore della famiglia e del mondo dello sport per la scomparsa di Gianluca Vialli indimenticabile campione ed esempio di grande spessore umano". Si è unita al momento di dolore pure la Serie A: "Con profondo dolore e commozione la Lega Serie A si stringe alla famiglia di Gianluca Vialli, irripetibile protagonista del nostro calcio che sarà per sempre ricordato per le sue doti da calciatore, ma soprattutto per l'indimenticabile lezione di vita che ha saputo dare". L'account Twitter della Nazionale italiana ha scritto così: "Ciao Gianluca, non ti dimenticheremo mai", associato a un cuore azzurro e a una sua immagine mentre tiene in mano il trofeo vinto all'Europeo 2020. "La Premier League è profondamente addolorata nell'apprendere della scomparsa di Gianluca Vialli all'età di 58 anni. I nostri pensieri e le nostre condoglianze vanno alla famiglia e agli amici di Gianluca". Così invece la Premier League sui propri canali social. "Era un attaccante completo, un combattente, un grande giocatore. Ma al di là  di questo c'è rammarico e spiace particolarmente". Così Dino Zoff, ex portiere della Nazionale ed ex Ct della Nazionale azzurra a Sky Tg24: "Ha rapprensentato un punto di riferimento per l'ambiente, una guida, capace di dare consigli". "Una leggenda italiana, ci mancherai Gianluca", con queste parole su Twitter e due foto, una da calciatore e l'altra da dirigente della Nazionale, anche la Fifa ricorda Gianluca Vialli. "Un campione in campo e nella vita: Gianluca Vialli è stato un nobile avversario e un esempio di coraggio. Il nostro cordoglio va alla famiglia e agli amici di Gianluca. FC Internazionale Milano, il suo presidente Steven Zhang, il Vice President Javier Zanetti, gli Amministratori Delegati Alessandro Antonello e Giuseppe Marotta, l'allenatore Simone Inzaghi e il suo staff, i calciatori e tutto il mondo Inter, si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Gianluca Vialli e, nel ricordarlo, abbracciano i suoi familiari", scive l'Inter sul proprio sito. "Con profondo dolore e commozione la Lega Serie A si stringe alla famiglia di Gianluca Vialli, indiscusso protagonista del calcio italiano e mondiale". Così in una nota il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini. "Gianluca ha lottato strenuamente, lasciandoci una indimenticabile lezione di vita, e lo ricorderemo per sempre come uomo che ha affrontato a testa alta una tremenda malattia. Lui, come Sinisa, ha percorso con coraggio un sentiero difficile, fornendo un esempio che è stato di grande aiuto per tutti. Sono stati campioni in campo e fuori". Queste le parole di Lorenzo Insigne su Instagram: "Così vero, così importante, grazie Luca. Un periodo fantastico, un ricordo per sempre!". Il centrocampista della Juventus, Manuel Locatelli, ha scritto così: "Ciao Gianluca. Ogni tua frase, ogni tuo comportamento e ogni tuo insegnamento li porterò sempre con me. Per me sei stato sei e sarai sempre un esempio. Ti voglio bene. Buon viaggio".

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I messaggi per Vialli, da Cabrini a Capello

"C'è poco da dire, solo pregare per Luca, ha smesso di soffrire", la dichiarazione a caldo all'Italpress di Antonio Cabrini, che nei giorni scorsi aveva scritto tramite il quotidiano "La Provincia di Cremona" una lettera di sostegno e di vicinanza a Vialli: "Luca era un ragazzo a modo, che veniva dalla terra cremonese, e chi sa cosa significa sa cosa voglio dire in questo momento". Così su Facebook la Salernitana: "L’U.S. Salernitana 1919, il Presidente Danilo Iervolino, i dirigenti, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff si stringono attorno al dolore del mondo del calcio per la scomparsa di Gianluca Vialli e rivolgono alla sua famiglia il più sentito cordoglio. Enorme dispiacere per la scomparsa di un campione immenso del calcio italiano che ha dimostrato grande forza e coraggio lottando fino alla fine. Ti vogliamo bene, per sempre". "Ciao Gianluca. Avversario leale, campione da ammirare in campo e nella vita", scrive su Facebook il Genoa. "Che dispiacere, un grande dispiacere. È stato un grande giocatore, una grande persona, piena di entusiasmo e generosità. Un grande uomo" le parole dell'ex ct azzurro Arrigo Sacchi all'Italpress. "Gianluca Vialli è stato un grande uomo di sport, in campo e fuori. Nel giorno della sua scomparsa, ci stringiamo a tutti i suoi cari". Questo il ricordo su Twitter del Milan. Così invece il Torino: "'La vita è fatta per il 10% di quel che ci succede, e per il 90% di come lo affrontiamo'. Ciao Gianluca, cittadino del mondo, orgoglio d'Italia". Si è unita al cordoglio anche la Fiorentina: "La Fiorentina si unisce al dolore dei suoi cari e al cordoglio dell'intero mondo sportivo per la scomparsa di Gianluca Vialli".

"Non ci riusciamo a credere, ma è così. Addio Luca. Sarai sempre nei nostri cuori". Con questo messaggio, pubblicato sulla pagina social, insieme ad una foto dell'ex giocatore che alza la Champions League del 1996, la Curva Sud Juventus ha voluto salutare Gianluca Vialli. Gli ultras bianconeri mercoledì durante la trasferta a Cremona avevano esposto lo striscione "Luca Vialli segna per noi...". Anche l'Atalanta, dai propri profili ufficiali web, ha ricordato Gianluca Vialli. L'ha fatto pubblicando il fermo immagine di un'intervista in occasione della visita del 15 marzo di 5 anni fa in sede dell'ex calciatore e dirigente azzurro: "Un campione nello sport e nella vita... Un combattente, tenace e caparbio, anche nella malattia… Fai buon viaggio, Gianluca". “Di Vialli ricordo tante partite giocate contro da allenatore, non lo conoscevo di persona ma in campo era un giocatore molto importante per la squadra, di grande personalità. Aveva qualità da leader che ha dimostrato anche quando ha affrontato la malattia con forza”. Così Fabio Capello a LaPresse, ricordando Gianluca Vialli, scomparso oggi all’età di 58 anni. L’ex allenatore di Milan, Juventus e Roma ha vissuto dopo Vialli un’esperienza simile in Inghilterra, allenando la nazionale da ct: “Anche lì lui ha fatto da apripista, in Inghilterra lo amavano. Quando lasci questi ricordi significa che hai fatto molto bene”.

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I messaggi per Vialli, da Tardelli a Zanetti

"Ciao Luca resterai sempre nei miei pensieri e nel mio cuore come un grande e magnifico combattente… Prima sui campi di calcio e poi nella battaglia della vita! La tua coppa Europea è la vittoria del coraggio e della resilienza. Riposa in pace amico ed esempio luminoso". Così Marco Tardelli su Twitter. Anche il Manchester United si è unito al cordoglio: "Un meraviglioso giocatore, allenatore e persona contro cui è stato un privilegio competere. Riposa in pace, Gianluca Vialli". "Il mondo del calcio italiano piange un grande uomo di sport, che tanto ha dato al calcio e che ha fatto esultare milioni di italiani. Mi unisco insieme alle associate della Lega B all'immenso dolore della famiglia e di tutti gli italiani che lo hanno amato. Ciao Gianluca Vialli". Lo scrive su Twitter il presidente della Lega B, Mauro Balata. "Rimarrai per sempre nei nostri cuori. Ciao, campione". Questo il tweet del tecnico della Salernitana, Davide Nicola. "Ciao amico mio. RIP Gianluca Vialli", scrive su Twitter il tecnico del Real Madrid, Carlo Ancelotti. Fedez ricorda Gianluca Vialli, con il quale aveva condiviso le paure, i timori e i dolori della malattia. Anche il cantante, infatti, è stato colpito tempo addietro da un tumore al pancreas, seppur di tipo differente - e meno grave - di quello contro il quale ha combattuto il fuoriclasse del calcio. "Non ci siamo mai conosciuti di persona ma mi hai dato tanto. Con te ho pianto al telefono, pur non avendoti mai visto di persona. Avevamo in programma di incontrarci per fotografarci assieme mostrando le rispettive cicatrici, ma purtroppo non è stato possibile".

"Quanto fa male questa notizia, sei stato un gigante in campo e fuori. Mancherai a tutti. Ciao Luca RIP". Con queste parole Franco Baresi, ex capitano del Milan e della Nazionale, ricorda Gianluca Vialli. "Caro Capitano, insieme abbiamo sempre vissuto emozioni forti grazie al calcio che ci ha regalato tante gioie.Il dolore di oggi è immenso. Ti voglio ricordare condottiero, sorridente e felice come quando hai alzato la Champions 96 e vinto l'europeo. Ciao Gianluca Vialli". Lo scrive su Twitter Luciano Moggi. "Quelli che amiamo, ma che abbiamo perduto, non sono più dove erano, ma sono sempre dovunque noi siamo". Gianni Petrucci vuole ricordare con questa frase di Sant'Agostino Gianluca Vialli: "Ci sono tantissimi ricordi legati ai Mondiali del '90 e poi quando venne a trovarci alle Olimpiadi di Londra - ha detto all'Italpress l'attuale presidente della Federbasket - Ci sono tantissimi ricordi ai mondiali del '90 e poi dopo quando venne alle olimpiadi a Londra. Viveva un rapporto intenso, intimo e sincero con la famiglia. Ogni volta che lo incontravo ricordavamo i mondiali italiani. Era tra i giocatori con cui avevo più confidenza. Tanti pensano che questi campioni siano indistruttibili, ma sono fragili come noi". Queste le parole di Javier Zanetti: "Sei stato classe, eleganza, rispetto. In campo e fuori, ogni giorno. Il tuo sorriso resterà per sempre. Riposa in pace, Gianluca". L'argentino pubblica anche una foto dell'ex attaccante e una delle sue frasi: "Ridere spesso, aiutare gli altri. Questo è il segreto della felicità".

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I messaggi per Vialli, da Malagò a Vierchowood

Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha ricordato così Vialli: "Lo sport italiano e il calcio in particolare oggi hanno perso un campione ma soprattutto un uomo tutto di un pezzo. Non ci sono parole per descrivere la tristezza che in questo momento ha assalito tutti noi. Quel suo abbraccio a Wembley con Mancini agli Europei dello scorso anno resta un'immagine indelebile dei valori dello sport ispirati dall'olimpismo. Ma proprio per questo c'è un'altra immagine che vorrei ricordare. Quella del 26 febbraio 2006, quando Vialli, assieme ad altri illustri campioni, portò la bandiera olimpica nel corso della cerimonia di chiusura dei Giochi Invernali di Torino 2006, unico calciatore ad aver avuto questo onore. A nome dello sport italiano e mio personale sono vicino alla famiglia ricordando le infinite emozioni che ci ha regalato Vialli. Ciao Gianluca!". Sebino Nela, ex difensore della Roma e della Nazionale, ha appreso con estremo dispiacere della morte di Gianluca Vialli: "Mi sono svegliato - ha detto a Italpress - con un cazzotto allo stomaco, con quei dolori che Dio solo sa... Con Gianluca ho sempre avuto un ottimo rapporto, eravamo compagni di camera a Messico 1986 e ci eravamo visti pochi anni fa assieme a Mancini all'Olimpico. È difficile, sapeva della mia malattia ed io della sua, ci abbiamo riso e scherzato, perché eravamo quelli che non mollavano di un centimetro... Scherzavamo anche sul fatto che io ero genoano e lui era legato alla Samp. Era una persona straordinaria, sempre sorridente".

Così a LaPresse l’ex arbitro Pierluigi Collina, attuale presidente della Commissione Arbitrale della Fifa: “È una notizia che mi ha scioccato, la prima cosa che ho fatto è ricordare le partite che abbiamo vissuto insieme in campo tanti anni fa, quando eravamo entrambi giovani. Il ricordo è andato a quei momenti. Ho visto alcune sue foto di quegli anni ed è per me il più bel modo per ricordarlo. Credo che il suo discorso a Coverciano fatto alla Nazionale nel corso dell’Europeo poco prima della finale è qualche cosa che commuove, che ha commosso e che continuerà a commuovere tutti quanti”. L'Hellas Verona lo ricorda così sulla sua pagina Facebook: "Ci mancherai, Gianluca". Questo invece il messaggio su Twitter di Stefano Domenicali, ceo della F1: "Abbiamo perso un uomo incredibile con la scomparsa di Gianluca Vialli. Era un talento straordinario: gentile, premuroso e generoso con un amore per la vita. Era un amico e mi mancherà moltissimo. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la sua famiglia in questo momento molto triste". Anche la Uefa ricorda sui social Gianluca Vialli: "Il calcio europeo piange Gianluca Vialli, scomparso all'età di 58 anni. Vialli ha vinto la Champions League con la Juventus nel 1996, ha collezionato 59 presenze con l'Italia ed è stato uno dei membri più carismatici dello staff azzurro in occasione di Euro2020. Riposa in pace, Gianluca".

 "Grazie per la qualità del tuo impegno e l'esempio che hai dato a tutti noi. RIP, Gianluca". Così l'Associazione italiana calciatori ricorda Gianluca Vialli. Pure Pietro Vierchowood ha ricordato l'ex compagno di squadra: "È venuto a mancare soprattutto un amico e una grande persona. Noi di quella Sampdoria del 1991 siamo molto legati. - spiega all'Italpress - Tutti gli anni ci ritroviamo ad una cena e così è capitato il mese scorso, in occasione della presentazione del documentario sulla Sampdoria ('La bella stagione', ndr). Lui era già sofferente ed è venuto sia a Torino che a Genova. Vialli è stato un grande giocatore, capace a Genova di vincere qualcosa di impossibile (lo scudetto, ndr). A Torino, poi, abbiamo coronato un sogno, vincere quella Coppa dei Campioni che ci era sfuggita qualche anno prima con la Samp".

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Il ricordo della Sampdoria

Questo il commovente ricordo che la Sampdoria ha riservato a Gianluca Vialli: "C'è già chi ti immagina tra Paolo e Vuja, felici di riabbracciarti ma altrettanto stupiti di rivederti così presto. Sì, presto Luca. Troppo presto. Dicono che non si sia mai pronti per salutare un compagno di viaggio e, purtroppo, è davvero così. Il tuo compagno di viaggio - come avevi deciso di chiamarlo - ti ha fatto scendere dal treno a 58 anni, strappando infame il tuo biglietto per nuovi orizzonti e traguardi. Un biglietto per la vita che, in fondo, valeva un po' per tutti i tifosi blucerchiati. Di strada insieme ne abbiamo fatta parecchia, crescendo e cercando, vincendo e sognando - si legge -. Sei arrivato ragazzino, ti salutiamo uomo. Ti ricorderemo ragazzo e centravanti implacabile, perché gli eroi son tutti giovani e belli e tu, da quell'estate 1984, sei stato il nostro eroe. Forte e bellissimo, con quel 9 stampato sulla schiena e il tricolore cucito sul cuore.Condottiero della Sampdoria più forte, in coppia là davanti con il tuo gemello Bobby Gol. In tre parole: uno di noi".

"Una percezione rimasta tale dopo aver salutato in lacrime Genova e la Sud. Proprio così: pur alzando trofei in giro per l'Europa con colori, tute e abiti differenti, Gianluca Vialli era sampdoriano e i sampdoriani erano con Gianluca Vialli. Con te, nella vittoria e nella sconfitta, nella salute e nella malattia. A Berna come a Goteborg, a Marassi il 19 maggio 1991 come a Wembley un anno e un giorno più tardi. O come ancora a Wembley ma nel luglio 2021: c'eravamo tutti in quell'abbraccio al Mancio, in quel pianto a dirotto che non dimenticheremo mai. Non dimenticheremo i tuoi 141 goals, le tue rovesciate, le tue maglie in cashmire, il tuo orecchino, i tuoi capelli biondo platino, il tuo bomber degli Ultras. Ci hai dato tanto, ti abbiamo dato tanto: sì, è stato amore, reciproco, infinito. Un amore che non morirà, oggi, con te. Continueremo ad amarti e adorarti perché - lo sai bene del resto - tu sei meglio di Pelé. E perché, nonostante tutto, la nostra bella stagione è destinata a non finire mai. Continuerà a brillare in quel cielo cerchiato di blu su cui tu, Luca, hai firmato per sempre. 'Per chi?'. 'Per noi!'. Alla moglie Cathryn, alle figlie Olivia e Sofia e a tutta la famiglia Vialli le più sentite condoglianze da parte della società".

Il presidente della Sampdoria, Marco Lanna, ai microfoni di Rai News 24, ha ricordato l'amico ed ex compagno in blucerchiato Gianluca Vialli: "Ai tempi della Sampdoria di Mantovani vivevamo emozioni e sentimenti al di là  dell'amicizia, ci chiamavamo fratelli. È stato un amico con cui ultimamente abbiamo condiviso tante cose insieme, un libro, un docufilm, avevamo tanti progetti da fare per la Sampdoria. Cercherò di portarli avanti. L'abbraccio con Roberto Mancini agli Europei? Era un abbraccio tra tutti noi, abbiamo una chat insieme noi della Samp e la finale vinta a Wembley ci ha ricordato quella di Coppa Campioni persa nel 92. È stato un giocatore trasversale, che non aveva solo una maglia addosso, ma che piaceva a tutti. È stato un esempio per tanti giovani, professionista serio, una persona fantastica che ha sempre giocato con gioia e con la voglia di insegnare. Credo sia stato una guida per tutti, una persona che ha unito tutti, un campione positivo in tutto il mondo".

Così invece l'ex presidente della Sampdoria Edoardo Garrone ricorda Vialli: "Se ne è andato via un amico vero. Troppo presto. Ho perfino pensato che ce la potesse fare ad accompagnare alla porta quel suo ospite indesiderato, come lui era solito definire la sua malattia, con le sue maniere gentili, ironiche e con la forza irrinunciabile degli affetti e delle passioni che lo hanno sempre ispirato. Luca…un punto di riferimento e un grande esempio di tenacia, determinazione e stile. La luce e la serenità nei suoi occhi non hanno mai smesso di brillare. È tanto dolorosa la sua scomparsa e la sensazione che mi porterò appresso di quell'ultimo abbraccio a Roma pochi mesi fa che vale più di mille parole, dette e non dette. Buon viaggio Luca". Un commosso Sergio Viganò - noto massaggiatore in diverse squadre, compresa la Sampdoria ai tempi di Vialli - come già il 16 dicembre per la scomparsa del calciatore e allenatore Sinisa Mihajlovic, fatica a trovare le parole per salutare Gianluca Vialli: "È ancora troppo presto, sono troppo triste. Lo scorso anno con tutti gli ex compagni di squadra ci siamo ritrovati nel suo castello a Grumello, nel Cremonese, per disputare un'amichevole. Nonostante i problemi di salute, giocò un quarto d'ora, pensa te. Lo voglio ricordare così".

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Lutto cittadino nella sua Cremona

La sua Cremona si è risvegliata con la morte nel cuore, ferita da una notizia in fondo attesa ma con quella stessa attesa sempre accompagnata dalla speranza di un miracolo. Ha perso il suo campione, il capoluogo lombardo. E nei bar come in piazza del Comune, lì dove anche il sindaco Gianluca Galimberti ha appreso della scomparsa "con estremo dolore", non si parla che dell'addio al lord del gol. "Il sindaco deve proclamare una giornata di lutto cittadino" si spinge a chiedere qualcuno. Per il resto, racconti e ricordi. Luca a Cristo Re, poi presto alla Cremonese. "Frutti e Vialli, che coppia, servirebbe adesso" si lascia andare qualche tifoso sospeso tra passato e presente. Piu d'uno avanza certezze: "adesso ritroverà Luzzara e Mondonico, il suo presidente e il suo allenatore". 

Per Cremona è un onore e un privilegio essere la città di Gianluca Vialli "e troveremo il modo per ricordarlo e onorarlo" assicura il sindaco Gianluca Galimberti. È un ricordo commosso e partecipe il suo all'ex attaccante morto oggi a Londra dopo una lunga malattia combattuta apertamente e con coraggio. "Grazie a lui possiamo imparare ad essere coraggiosi, gentili, innamorati della vita. Ai suoi cari, in questo momento così difficile, un abbraccio carico di affetto, di riconoscenza e di stima". Per ricordarlo il sindaco parte dall'ultimo incontro, allo Zini: "Me lo ricordo non molto tempo fa seduto poco distante allo stadio di Cremona, a tifare la sua e la nostra Cremonese. Una stanchezza riservata, una gentilezza accogliente, un garbo signorile e buono. 'Ciao Gianluca', tanti lo salutavano così, come un amico, con confidenza e affetto. E del resto è nel cuore dei cremonesi da sempre". Galimberti ricorda il campione con "potenza esplosiva, rara e coinvolgente bravura, passione per lo stupendo gioco del pallone, gioia di vivere in ogni corsa e ogni goal", ma soprattutto l'uomo. "Ho in mente Gianluca in piazza Stradivari, invitato da persone fantastiche in una serata magica. Raccontava la sua storia con ironia, intelligenza, profondità e tutte le persone ascoltavano in silenzio le sue parole, così vere anche perché provate dal fuoco della sofferenza, vissuta senza enfasi, con il coraggio grande di una semplicità profonda, razionale, radicata in un amore intenso per la vita. E da quella serata tornammo a casa migliori, rafforzati dal suo coraggio e motivati da quel desiderio intenso di vivere".

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Il mondo della politica

Pure dal mondo della politica non mancano i messaggi per ricordare Gianluca Vialli: "Che grande tristezza. È una parte di tutti noi che se ne va oggi. Classe, passione ed eleganza. Come sempre lo abbiamo ammirato", scrive sui suoi social il segretario uscente del Partito Democratico, Enrico Letta. Pure Giuseppe Conte ha scritto una nota su Facebook: "«Non ti devi dare delle arie, devi ascoltare di più e parlare di meno, migliorare ogni giorno, devi aiutare gli altri. Secondo me questo è un po’ il segreto della felicità». Con queste parole Gianluca Vialli ha affrontato i mesi più duri della sua vita, sfidando la malattia come gli avversari sul campo, con forza, tenacia, passione. Ci lascia prodezze e gioie sportive indimenticabili, ci lascia un grande esempio fuori dal campo. Ciao Gianluca". Così Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vice-presidente del Consiglio: "Capitano della mia Juve Campione d'Europa. Ciao Gianluca, riposa in pace". "Hai segnato e hai vinto tanto sul campo e nella vita per noi. E noi ti ricorderemo sempre così, caro Luca Vialli". Lo scrive su Twitter Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe.

"Un grande campione e un maestro del calcio se n’è andato. Resterà il ricordo di Gianluca Vialli", il pensiero del commissario Ue Paolo Gentiloni.  "«Spero che la mia storia possa servire a ispirare chi si trova all’incrocio determinante della vita. L’importante non è vincere, è pensare in modo vincente». E tu sei stato un vincente, fino alla fine. Ciao Gianluca, la tua Genova e il Paese non ti dimenticheranno", scrive il governatore della Liguria Giovanni Toti. "Per la mia generazione Gianluca Vialli è stato un campione non solo per i gol della nostra adolescenza ma anche per come ha affrontato la lotta contro il cancro. Mi piace ricordarlo nella notte di Wembley abbracciato al suo amico di sempre Mancini. Che la terra gli sia lieve", ha pubblicato invece Matteo Renzi, leader di Italia viva. “Un immenso dolore. Se ne va un grande calciatore, un grande uomo che ha combattuto fino all’ultimo contro quel compagno di viaggio indesiderato che lo ha portato via a tutti gli italiani che negli anni ha fatto sognare. Un campione dentro e fuori dal campo. Non potremo mai dimenticarti. Buon viaggio Gianluca". È quanto scrive su Facebook il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha parlato a nome dell'intera Giunta: "Profonda tristezza e immenso dispiacere per una notizia che non avrei mai voluto ricevere. Riposa in pace Gianluca. Un grande calciatore. Un grandissimo uomo. Con una dignità immensa. Ho avuto il piacere di incontrarlo dopo la vittoria degli Europei per consegnargli la 'Rosa Camuna', il più alto riconoscimento della Regione Lombardia. Un premio a un lombardo che, proprio in quell'occasione, mi disse che rivendicava sempre e con orgoglio le sue radici lombarde e l'attaccamento alla sua terra cremonese. Resterà un modello e un esempio per tutti noi. In me ci sarà sempre quell'abbraccio fraterno con l'amico Mancini dopo la vittoria agli Europei". "Gianluca Vialli è stato un idolo per intere generazioni di appassionati di calcio e non. Non dimenticheremo mai i suoi goal, il rapporto speciale sul campo da gioco con Roberto Mancini, la correttezza con la quale affrontava gli avversari e il coraggio con il quale ha sfidato la malattia.Lascia un vuoto enorme. Alla sua famiglia e a tutti i suoi amici vanno le nostre condoglianze e la nostra vicinanza". Così in una nota Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.

"La scomparsa di Gianluca Vialli è un colpo al cuore. Voglio ricordarlo in quell'abbraccio fraterno con Roberto Mancini dopo la vittoria dell'Europeo, nella gentilezza e forza del suo sguardo e nell'amore e rispetto che lo hanno circondato.Vicinanza a tutti i suoi cari". Così in un tweet, Simona Malpezzi, Presidente dei senatori del Pd. "Il mondo del calcio è ancora in lutto. Dopo la morte di Sinisa Mihajlovic e di Pelé, oggi a Londra, dove era ricoverato, è venuto a mancare, a soli 58 anni, Gianluca Vialli un grande juventino, un campione e un esempio dentro e fuori dai campi di calcio", dice il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. "Sorrisi, gioie e tanti gol, questo era e resta per tutti noi Gianluca Vialli. Un numero 9 indimenticabile. Ciao campione", è il messaggio del presidente del Senato, Ignazio La Russa. "Gianluca Vialli è stato non solo uno dei più grandi attaccanti della storia ma anche un testimonial incredibile di civiltà, correttezza e sportività". Lo afferma in una nota Simona Loizzo, deputato della Lega e membro della commissione cultura della Camera. "Domenica prossima c'è Sampdoria-Napoli - prosegue Loizzo - e la Sampdoria, più ancora di Cremonese, Juventus e Chelsea, è stata la squadra per eccellenza di Vialli. Onorarlo significa che le due tifoserie, divise da rivalità storiche, lo ricordino evitando cori beceri che lo avrebbero certamente reso triste".

"Dopo Sinisa e Pelé, un altro grande del calciatore ci lascia, stremato da una lotta di 5 anni contro il tumore al pancreas. Vialli è stato un campione nella vita e nel campo e il suo esempio sarà per sempre un simbolo e una guida per le future generazioni di sportivi. Ai suoi familiari porgo le mie più sentite condoglianze". Così su Facebook Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. “Un giocatore immenso che ha fatto sognare l’Italia e ha scritto un pezzo di storia del calcio. Gianluca Vialli ci ha dimostrato cosa significa avere coraggio e determinazione, sul campo e nella vita. Oggi tutti gli rendiamo omaggio. A Dio Gianluca”. Lo dichiara Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento.  "Le mie condoglianze alla famiglia ed agli amici di Gianluca Vialli, un altro grande campione che ci lascia troppo presto. Resterà nel ricordo dei tanti tifosi che lo hanno applaudito, riconoscendogli sempre grande umiltà e sportività". Questa la nota di Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera dei Deputati. "Una notizia davvero triste, Gianluca Vialli ci lascia a 58 anni. Voglio ricordarlo abbracciato a Mancini con lacrime di gioia per la vittoria agli Europei, grazie di tutto campione non ti dimenticheremo mai". Lo scrive su Facebook Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana.

"Non dimenticheremo i tuoi i gol, le tue leggendarie rovesciate, la gioia e l’emozione che hai regalato all'intera Nazione in quell’abbraccio con Mancini dopo la vittoria dell’Europeo. Ma non dimenticheremo soprattutto l’uomo. A Dio Gianluca Vialli, Re Leone in campo e nella vita". Così su Facebook la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Con la morte di Gianluca Vialli non piange solo il mondo del calcio che perde uno dei suoi migliori calciatori. Piangono tutti coloro che hanno apprezzato la sua umanità fuori dal campo, il suo stile e la sua forza nell'affrontare la malattia, la dignità con la quale ha guardato negli occhi la morte vivendo e amando la vita fino alla fine. A Dio, Gianluca". Così su Facebook, Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei. "Ci ha lasciati questa mattina Gianluca Vialli dopo una lunga lotta contro un tumore al pancreas. Il campione azzurro lottava contro il tumore dal 2017, il compagno di viaggio indesiderato che, raccontava, 'c'è e posso solo sperare che un giorno si stanchi, scenda e mi lasci proseguire il mio viaggio'". Lo ha detto la miniostra per disabilità Alessandra Locatelli. "Un grande campione nello sport e nella vita. Addio Gianluca e grazie! #GianlucaVialli". Così su Twitter il ministro Adolfo Urso.

"Un'altra triste notizia per il nostro calcio ed un'altra grave perdita per tutti noi. Oggi ci lascia Gianluca Vialli, campione indiscusso del calcio italiano che ha vinto tutto con la Sampdoria e la Juventus. Quell'abbraccio con Roberto Mancini nella finale degli Europei dopo il trionfo di Wembley contro l'Inghilterra, rimarrà impresso nei nostri cuori per sempre. Grazie per tutti questi momenti Gianluca. Condoglianze a tutti i suoi cari. Riposa in pace, campione. A Dio". Lo scrive su Twitter il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Tommaso Foti. "Una notizia terribile che sconvolge il mondo del calcio italiano e internazionale. Un altro grande nostro campione che se ne va. Stamattina ci ha lasciati Gianluca Vialli.Ha vinto tutto da giocatore con le maglie di Sampdoria, insieme a Roberto Mancini, e Juventus, sollevando al cielo l'ultima Champions League conquistata dai bianconeri. E poi, da allenatore come vice di Mancini, il trionfo nella finale dell'Europeo a Wembley, l'11 luglio del 2021 contro l'Inghilterra. Un esempio per tutti, un grande uomo e un grande giocatore. Mi unisco al cordoglio della famiglia e dei suoi cari tutti. Ci mancherai Gianluca, a Dio", ha scritto su Facebook il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. "Addio a Gianluca Vialli, se ne va un altro grande protagonista del nostro calcio di ieri e di oggi. Un guerriero, dentro e fuori dal campo. Mi resta nel cuore l'immagine bellissima dell'abbraccio con Mancini dopo la vittoria agli Europei. Un forte abbraccio alla famiglia". Lo scrive su Twitter Mara Carfagna, presidente di Azione.

"Gianluca Vialli non è stato solo un grandissimo calciatore ma anche uno straordinario esempio di sportività. Perdiamo un uomo immenso". Lo afferma Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, nel giorno della morte dell'ex bomber della Nazionale. "La sua carriera è stata un inno alla correttezza - prosegue Antoniozzi - mentre come calciatore avrebbe meritato di vincere il mondiale del 90 e la Coppa dei campioni con la Sampdoria il 92. Ora mi auguro che la Figc, della quale è stato splendido collaboratore, gli dedichi delle borse di studio contro la violenza e il razzismo negli stadi, cosa che lui con la sua vita ha sempre combattuto". "Un grande campione e un maestro del calcio se n'è andato. Resterà il ricordo di Gianluca Vialli". Lo scrive in un tweet il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni rilanciando l'immagine dell'ex attaccante che, nel 1996, sollevava con la Juventus la Coppa dei Campioni. "Con Gianluca Vialli ci lascia non solo un grande calciatore ma anche un grandissimo uomo. Sarà leggenda, è stato leggendario". Lo scrive su Twitter il vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè. ''Ci sono tante immagini che possono raccontare il grande calciatore che è stato. Ma una su tutte oggi diventa il simbolo di ciò che Vialli rappresenta per tutti noi. Un uomo di grandi valori prima che giocatore. Grazie per quello che ci hai donato. Rip Gianluca Vialli''. Lo scrive su twitter la ministra del Turismo Daniela Santanchè.

"Gianluca Vialli è stato un campione sul campo di calcio, ma anche e soprattutto nella vita, che lo ha messo davanti alla prova durissima dell'affrontare la malattia. Il suo abbraccio con Mancini dopo il trionfo dell'Italia a Wembley all'ultimo europeo resterà indimenticabile. È stata l'immagine di un legame umano che ha unito virtualmente tutti gli italiani, andando oltre i confini dello sport. Ci stringiamo alla sua famiglia e a tutti coloro che lo hanno amato". Così la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Senato, Barbara Floridia. "Gianluca Vialli ha rappresentato il calcio nella sua essenza più vera, romantica, sincera, passionale. Un campione dentro e fuori dal campo, un capitano che ha sempre dato l'esempio. Anche nel doloroso cammino di questi ultimi anni". Così su Twitter Anna Maria Bernini, Ministro dell'Università e della ricerca. "Gianluca Vialli, un grande campione, un esempio per i giovani in campo e fuori. Se ne va una stella del nostro sport e una delle figure italiane più conosciute nel mondo, lasciando il ricordo indelebile delle sue vittorie e del suo modo di essere, del suo coraggio nell'affrontare la malattia, del suo stile, della sua dignità e della sua determinazione. Resterà per sempre un modello cuo ispirarsi. Ci uniamo al cordoglio della famiglia e dei suoi cari". Lo afferma il capo politico di Noi Moderati Maurizio Lupi.

Così Antonio Rossi, sottosegretario ai Grandi eventi sportivi della Regione Lombardia, ed ex campione olimpico nella canoa: "Provo una enorme tristezza, avevamo parlato quando la Nazionale venne a San Siro e lo avevo visto dopo Eurppei, quando gli consegnai il Premio Rosa Camuna della Regione Lombardia. Mi spiace veramente tanto. Era un esempio per i messaggi che ha sempre dato, e anche parlandoci mi aveva confermato quanto bella fosse la sua persona". "Quando decidi di affrontare l'avversario corpo a corpo. Quando dai tutto te stesso senza risparmiarti, in quel momento esatto hai già vinto. Ciao Gianluca, grazie per le emozioni che ci hai dato. Grazie per quell'abbraccio infinito in quella notte di luglio. Voglio ricordarti così". Lo scrive su Twitter la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli. "Ancora una volta ho il cuore gonfio di tristezza e non trovo le parole giuste per esprimere il mio dolore per la prematura scomparsa di Gianluca Vialli, che segue di poche settimane quella di Sinisa Mihajlovic. Campioni nello sport e nella vita, esempi di coraggio nel combattere la malattia continuando a lavorare, a vivere, anche a sorridere, fino all'ultimo. E come sempre in questi casi penso alla mia decennale battaglia contro il mio tumore, alle operazioni, alla sofferenza, a quello che ho passato io, alle paure che ho avuto anch'io. Addio grande uomo, addio campione". Lo afferma Roberto Calderoli, ministro per gli affari regionali e le autonomie.

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Il mondo del calcio omaggia Gianluca Vialli

"Il calcio perde uno dei suoi sorrisi più belli e positivamente contagiosi, quello di Gianluca Vialli. Il sorriso di chi ha giocato e allenato. Il sorriso di chi ha vinto, trascinando nella propria felicità i piccoli che stavano diventando grandi, come ai tempi della Sampdoria. Il sorriso mantenuto nonostante la malattia, durante la sua ultima esperienza con la Nazionale italiana". Con questo post, su Instagram, il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ricorda Giancluca Vialli. "Vialli è stato un grande calciatore e un uomo intelligente. Un giorno mi ha visto palleggiare e mi ha detto: 'Gianni, diciamolo, non sai palleggiare. Ti insegno io'. E, di nuovo, ha sorriso. È giusto ricordarlo così, attraverso la sua espressione felice. È stato un grande, perchè si divertiva e faceva divertire tutti noi. La sua passione è stata la definizione più bella del calcio. Un abbraccio enorme alla famiglia e agli amici".

Gianluigi Buffon ha voluto ricordare Vialli con un post su Instagram accompagnato da una foto della sua maglia della Sampdoria: "Non è semplice trovare le parole in questo momento. Sei stato un gigante, così in campo come nella vita. Hai lottato fino alla fine a testa alta con una dignità unica. Questa maglia che mi regalasti ha un valore inestimabile e ogni volta che la guarderò non potrò che dirti grazie per tutto quello che hai fatto. Il vuoto che lasci è immenso. Ciao Gianluca". Un altro azzurro che ha omaggiato Vialli sui social è Verratti: "In questo pianto si vede la persona che eri .Altruista, generosa e con un cuore immenso. Avevi sempre una parola di conforto per tutti, anche quando eri tu ad averne bisogno più di qualunque altro. Mi hai fatto emozionare e piangere molte volte. Resterai nel cuore di tutti perché persone come te sono impossibili da dimenticare. Sei un esempio di forza, coraggio e dignità. Ci mancherai". Il portiere della Nazionale Donnarumma ha scritto: "Un grande campione, un leader in campo e fuori, un esempio per tutti noi. Grazie di tutto. Riposa in pace Gianluca".

"Abbiamo vinto, insieme, tante partite e condiviso alcuni dei momenti più belli delle nostre vite. Per amore del nostro Pallone ci siamo qualche volta scontrati. Senza sconti ma sempre con il massimo rispetto. Perché, in fondo, siamo sempre stati noi stessi: due ragazzi italiani e un pallone. Ciao Luca, compagno di viaggio" è il messaggio di Gianfranco Zola su Instagram. I due sono stati compagni di squadra ai tempi del Chelsea. L'ex attaccante della Nazionale e della Juve Inzaghi ha scritto: "Ciao Gianluca, sono distrutto da questa notizia. Per me sei stato un esempio oltre che un idolo. È stato un orgoglio indossare la tua 9. Riposa in pace Campione". 

Anche Alessandro Florenzi ha salutato Vialli su Instagram: "Non ho chiesto quasi nulla a Babbo Natale quest'anno, solamente che tu potessi rispondermi a quel messaggio ma così non è stato e non lo sarà mai. Lasci un vuoto incolmabile dentro il nostro gruppo. Il tuo esempio di come hai affrontato tutto e della forza che incredibilmente tu davi a noi ogni giorno. Insieme siamo arrivati sul tetto d'Europa ma tu hai fatto una cosa ancora più grande, sei rimasto nel cuore di tutti noi e ti assicuro, amico, che è più importante questo di ogni vittoria. Ho fatto una promessa e farò di tutto per mantenerla. Quando farò la mia 50ª presenza in nazionale ti penserò. Ciao Gianlu grazie per tutti gli insegnamenti che mi hai dato e che porterò per sempre con me. Riposa in pace campione di vita". 

"Sei stato come un compagno di squadra, eri semplicemente un grande. Grazie per la passione che sei stato in grado di trasmettermi, per gli insegnamenti che ci hai dato e ringrazio di averti conosciuto. Potrei andare avanti a ricordarti con tutte le tue qualità ma le conservo nel mio cuore perchè tutti sanno che Uomo eri e mi limito a dirti che siamo stati Campioni d'Europa insieme. Ciao Gianluca". Lo scrive su Instagram il difensore dell'Inter e della Nazionale, Francesco Acerbi

"La scomparsa di Gianluca Vialli provoca un grande dolore. Se ne va un grande uomo prima che un grande campione, un uomo che ha incontrato tutte le sfide della vita e, in particolare, la più difficile, quella contro la malattia che l'ha stroncato, con coraggio e forza d'animo, senza mai arrendersi". Lo scrive su Instagram il patron del Monza, Silvio Berlusconi.

"Sembra che il Dio del calcio stia organizzando una partita importante lassù, perché ha portato via anche Luca Vialli, un altro grande del nostro mondo del calcio. Un gentiluomo, intelligente, positivo e con un grande cuore. Anche tu hai lottato con grande dignità ma ora hai la pace che meriti. Grazie per tutti i momenti passati assieme e grazie per quello che hai lasciato al mondo del calcio e oltre. Condoglianze alla famiglia e a tutti i tuoi cari. Riposa in Pace caro Gianluca". Questo invece il ricordo su Instagram di Clarence Seedorf. Schevchenko, invece, scrive: "Un campione in campo e di vita. Rimarrai sempre nei nostri cuori. Riposa In Pace amico mio".

"Un vero gentleman dal cuore più grande. Ti vogliamo bene Gianluca, ciao amico mio". Anche David Beckham saluta Vialli con un messaggio su Instagram: nel post la foto del giocatore scomparso di spalle con la maglia numero 9 ai tempi in cui era alla Juventus.

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TORINO - Continua a piangere il mondo del calcio. Se ne va anche Gianluca Vialli, morto a 58 anni dopo aver lottato negli ultimi 5 con un tumore neuroendocrino al pancreas. È morto pochi giorni dopo il suo amico Sinisa Mihajlovic, aveva lasciato il suo incarico alla Nazionale italiana annunciando di doversi dedicare a superare questa nuova fase della sua malattia, con l'obiettivo "di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia”. Purtroppo non è stato sufficiente. La diagnosi della sua malattia era arrivata nel 2017, da quel giorno cominciò a condividere il suo percorso senza nascondere le paure derivanti dalla malattia e riuscendo a vincere un Europeo, da membro dello staff della Nazionale, al fianco dell'amico Roberto Mancini.

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