La replica
E una replica è arrivata a stretto giro di posta anche dalla Uefa, attraverso un comunicato firmato in calce da Theodore Theodoridis, segretario generale del massimo organismo europeo. «Siamo grati al dottor Brandão Rodrigues e al gruppo di esperti per questo lavoro – la nota diffusa attraverso i canali ufficiali –. A nome della Uefa, vorrei scusarmi ancora una volta con la massima sincerità con tutti coloro che sono stati colpiti dagli eventi che si sono svolti in quella che avrebbe dovuto essere una celebrazione al culmine della stagione per club. In particolare, vorrei scusarmi con i tifosi del Liverpool per le esperienze che molti di loro hanno avuto assistendo alla partita e per i messaggi rilasciati prima e durante la partita che hanno avuto l’effetto di incolparli ingiustamente per la situazione che ha portato al calcio d’inizio ritardato. La Uefa si impegna a imparare dagli eventi del 28 maggio e collaborerà strettamente con i gruppi di tifosi, i club finalisti, le federazioni ospitanti e le autorità locali al fine di offrire finali eccezionali in cui tutti possano godersi il gioco in modo sicuro, protetto e ambiente accogliente».